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Spazzolino elettrico Philips o Oral B?

Il settore degli spazzolini elettrici e dell’igiene orale più in generale ha sempre destato un certo interesse tra i consumatori. Negli ultimi anni, però, sembra che qualcosa sia cambiato. Molte implementazioni e innovazioni tecnologiche hanno coinvolto anche questo settore. Ed ecco che il mercato ha accolto con piacere molti nuovi prototipi che hanno sin da subito mostrato le proprie capacità.

Oral B e Philips in questo caso possono essere definite come vere pioniere del settore. Sono questi i marchi che più di altri hanno creduto in un’innovazione tecnologica che potesse migliorare l’igiene orale degli utenti. Oggi Sonicare e le versioni di iO di Oral B rimangono le alternative migliori del mercato. In questi due spazzolini elettrici infatti si è condensata tutta l’esperienza dei rispettivi produttori. Questi modelli non rappresentano semplici upgrade della gamma ma un vero e proprio nuovo capitolo nel quale tutto viene organizzato.

Il fine è sempre quello di massimizzare i risultati ottenuti. Lo sviluppo di un microchip, di un software dedicato o di funzioni differenti per mantenere un’igiene orale perfetta. Vediamo quindi un confronto tra Oral-B iO10 e Sonicare DiamondClean 9000 potrebbe essere la strada giusta per evidenziare pregi e difetti di ognuno!

Schede tecniche a confronto

Partiamo subito confrontando le schede tecniche dei due modelli. In quest’analisi raffronteremo varie voci per evidenziare dove primeggia Oral-B e dove Philips. Partiamo dal peso, una voce davvero importante per gli utenti. Qui Oral-B sembra vincere e anche di molto. Oral-B iO serie 9 pesa 600 grammi contro gli 880 grammi di Sonicare. Mentre Oral-B è disponibile in 3 colorazioni, Philips propone il suo spazzolino solo in bianco e nero. Oral-B ha implementato il suo modello con un display OLED tramite il quale poter interagire con lo spazzolino.

Per questo tutte le funzioni e le varie impostazioni possono essere facilmente monitorate dal piccolo display frontale inserito nel manico. Su questo lato, Philips sembra aggirare l’ostacolo cercando pur sempre di contenere i costi. Per le varie funzioni Sonicare implementa delle funzioni prestampate sul manico che si illuminano quando selezionate. Veniamo al centro nevralgico di uno spazzolino elettrico: il movimento della spazzola.

Oral-B ha fondato tutta la sua storia su un movimento che ritiene imbattibile per l’igiene orale. Quello che in passato era il movimento rotatorio in avanti e indietro oggi viene migliorato con un movimento oscillante. Oral-B quindi offre un movimento rotante-oscillante che permette di raggiungere tutta la superficie del dente in modo ottimale. Sonicare di Philips invece cerca di ricreare il movimento naturale di chiunque lavi i denti. In questo caso però Philips utilizza un sistema a movimento sonico che moltiplica le oscillazioni prodotte dalla testina.

Seppur si tratta di poche ma significative informazioni, Oral-B inserisce interazioni tra app e utente che simulano un’intelligenza artificiale. In altri termini l’app apprende dallo spazzolino informazioni riguardanti l’utilizzo e cerca di dare suggerimenti su come migliorare l’igiene orale. Qui Oral-B vince su Philips perché nella controparte manca questa componente. Entrambi presentano un’autonomia di circa due settimane anche grazie al sensore di pressione.

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Modalità di pulizia

A parità di scheda tecnica, gli spazzolini sembrano discostarsi di poco in merito alle modalità di pulizia. Oral-B presenta infatti ben 7 differenti modalità con le quali poter lavare i propri denti. In effetti oggi le esigenze non si riassumono più unicamente nel mantenimento di un’igiene orale. Possono esserci varie necessità, dall’eliminazione del tartaro alla protezione dello smalto. Per questo produttori come Oral-B e Philips hanno provveduto ad implementare movimenti differenti per obbiettivi diversi.

Partiamo da Oral-B che sviluppa sette movimenti per sette obiettivi. IO 10 può effettuare una pulizia quotidiana, sbiancamento, pulizia super sensibile, sensibile e intensa, cura delle gengive e della lingua. In quest’elenco sembra non mancare nulla. Anche solo considerando le tre modalità in merito alla sensibilità dentale, un fattore che influenza molti utenti oggi. Dalla pulizia della lingua allo sbiancamento, sembra che iO 10 riassuma perfettamente l’igiene orale. Sonicare di Philips presenta 4 modalità di pulizia: Clean, White+, Deep Clean+ e Gum Health. Sebbene queste modalità siano numericamente inferiori c’è da ricordare che per ogni modalità si possono impostare tre intensità differenti.

Ecco che quindi in proiezione le modalità disponibili sono 12 e non 4. In entrambi i modelli il sensore di pressione funziona a dovere segnalando se si sta applicando troppa pressione durante la pulizia. Laddove Oral-B regola automaticamente l’intensità, Sonicare dà la possibilità di scelta per ogni programma. Questo fattore potrebbe convincere molti a a scegliere Philips sebbene le modalità presenti su iO 10 siano tarate a dovere.

Come puliscono Oral-B e Sonicare

Seppur come abbiamo visto le modalità differenti possano esprimere concetti diversi di igiene orale, i risultati sono comparabili. Il movimento in questo caso è la vera differenza tra i due modelli. Oral-B sceglie di continuare sulla strada del movimento rotatorio-oscillante che finora ha dato buoni risultati. Il movimento oscillatorio è generato da un motore interno che può spingere la testina fino a 9000 giri al minuti.

I pregi di questa testina riguardano la possibilità di raggiungere ogni singolo dente alla volta. Philips invece sceglie di puntare su un movimento totalmente differente. Sonicare infatti offre una pulizia ottimale tramite il movimento sonico di una testina che si rifà agli spazzolini tradizionali. In questo caso non ci sono rotazioni ma oscillazioni che però su alcuni modelli possono raggiungere anche i 48.000 movimenti al minuto. Il numero maggiore di movimenti e la possibilità di poter impostare un’intensità precisa, potrebbero essere le armi vincenti per Philips Sonicare. Philips ha sviluppato un’app con la quale poter migliorare la pulizia disponibile su App Store e Play Store.

Dalla sua, Oral-B sceglie di optare per un movimento che possa pulire dente dopo dente tramite il classico movimento rotatorio. Anche in questo caso c’è un’app disponibile per Android e iOS che aiuta l’utente a migliorarsi durante la pulizia. In conclusione, entrambi i modelli riescono a pulire in modo ottimale seppur con piccole differenze. Sonicare soddisfa per le impostazioni relative alla sensibilità. Oral-B invece soddisfa per implementazioni software e funzioni disponibili.

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  • Ultima modifica dell'articolo:Settembre 1, 2023
  • Tempo di lettura:9 minuti di lettura
  • Categoria dell'articolo:Confronti

Michele Guglielmi

Scrivo di tecnologia, da sempre appassionato di tutto ciò che riguarda l'innovazione e il vivere smart.