• Ultima modifica dell'articolo:Ottobre 8, 2023
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AirPods 3^ generazione o 2^ generazione, cosa cambia? Il confronto

AirPods fa riferimento ad un prodotto che sicuramente ha arricchito il mercato di un nuovo concorrente. Lo stile e il design di Apple si sono uniti alla tecnica e alle prestazioni attraverso gli AirPods. Nel corso delle varie generazioni e release abbiamo assistito ad una vera metamorfosi del prodotto. Confrontando la prima e la terza generazione delle AirPods infatti si notano molte differenze. Apple continua a modificare il suo prodotto al fine di soddisfare l’occhio e la praticità. Le cuffie wireless devono avere pochi presupposti per funzionare bene.

Il processore deve garantire autonomia e qualità del suono. Tutto il resto è relegato al design e al marketing. Ecco perché oggi analizziamo due dei prodotti di maggior successo per Apple. Le AirPods di terza e seconda generazione hanno conquistato molti utenti. Il merito va sicuramente al design e alla bellezza che Apple riesce a garantire anno dopo anno.

Tralasciando questioni estetiche, chi utilizza AirPods è spinto a farlo da una generale comodità e intuitività che caratterizza questo ecosistema. Per queste cuffie Bluetooth non è necessario scaricare nessun’app per la gestione del suono. Tutto è integrato in iOS 17! Vediamo quindi quale prodotto è il migliore e perché!

Confronto per prezzo

AirPods 3^ generazione

AirPods 3^ generazione

La terza generazione del “prodotto base” di Apple porta con sé molte idee dalla sezione Pro! Il design delle cuffie e del case infatti eredita quello delle AirPods Pro di 2^ generazione. Confrontandoli non manca che il gommino per adattarle ai padiglioni auricolari. Nel tempo le AirPods hanno abbandonato lo stelo lungo e la testa fine della prima edizione. Nella terza generazione abbiamo un più comodo stelo corto con una testa orientata verso l’orecchio. Tutto ciò ha contribuito in modo positivo a conquistare gli utenti.

Tutti coloro che volevano delle AirPods Pro, alla fine comprano le AirPods 3^ generazione. Il case passa dall’apertura verticale ad una più comoda orizzontale. Le AirPods 3^ generazione godono di una certificazione contro infiltrazioni di acqua e polvere IPX4. Mettendo da parte il design veniamo al focus centrale: l’audio. La qualità audio di queste cuffie è davvero incredibile. Con le AirPods 3^ generazione Apple segna un punto importante a proprio favore. Qui le sfumature e le frequenze basse vengono riprodotte con una fedeltà davvero coinvolgente. Il processore interno H1 riesce a gestire ogni traccia in modo efficace restituendo un risultato corposo e avvolgente.

Molto del merito riferito alla qualità arriva dall’implementazione dell’audio spaziale. Qui infatti il processore interno rileva in modo dinamico i movimenti della testa e ricrea un effetto surround. In altri termini si perde un po’ la sensazione di una riproduzione stereo destra-sinistra per godere di un’immersività maggiore. Qui abbiamo tutte le implementazioni del caso tra le quali il richiamo dell’assistente vocale con “Hey Siri”.

Il nuovo processore porta con sé parecchie funzioni che mirano ad una significativa estensione dell’autonomia. Le AirPods 3^ generazione hanno un’autonomia di 6 ore di riproduzione. Inoltre il case può ricaricarle fino a 4-5 volte quindi abbiamo un’autonomia totale di 30 ore.

Pro e contro AirPods 3^ generazione

Siamo alla terza generazione delle AirPods, un prodotto di grande successo per Apple. Ecco perché il produttore ha gradualmente riequilibrato le funzioni tra prodotto base e prodotto Pro. Le AirPods 3^ generazione in effetti non presentano compromessi. Qui il chip H1 analizza e riproduce ogni frequenza con una qualità davvero soddisfacente. L’audio spaziale è una funzione che si scopre, si utilizza per non abbandonare mai più. Con l’audio spaziale ogni traccia su Spotify diventa tridimensionale, si genera un suono coinvolgente che è difficile da battere.

Le frequenze basse ci sono e vengono riprodotte a dovere. I medi e i suoni acuti non sono striduli, ma vengono amalgamati bene. Buona anche l’autonomia, 30 ore con un case carico sono una bella certezza! La possibilità di poter ricaricare anche tramite MagSafe offre più soluzioni mentre si è in viaggio ad esempio. Le AirPods 3^ generazione montano poi un sistema di 3 microfoni, due beamforming e uno rivolto verso l’interno. I microfoni riproducono i suoni esterni in modalità trasparenza per non isolarsi completamente dal mondo esterno.

I suoni non sono metallici e cercano di essere fedeli alla realtà, più di altri modelli. Le certificazioni e la resistenza al sudore aggiungono punti a favore per questo prodotto. L’unico dettaglio che per alcuni potrebbe migliorare ulteriormente le AirPods 3^ generazione è il gommino. Il design che caratterizza queste cuffie non permette un isolamento totale dal mondo esterno. Inoltre su un modello di questo tipo è assente la funzione di cancellazione attiva dei rumori.

Ecco perché in qualche occasione l’audio riprodotto potrebbe ricevere interferenze esterne che ne riducono la qualità percepita. Per questo prodotto Apple ha voluto sviluppare la sua Equalizzazione Adattiva. L’equalizzazione è sempre attiva e cerca di adattare i suoni alla conformazione dell’orecchio al fine di offrire sempre l’audio migliore.

AirPods 2^ generazione

AirPods 2^ generazione

Per descrivere al meglio questo prodotto potrebbe bastare un solo numero: 25 milioni. È questo infatti il numero di unità vendute da Apple solo nei primi 24 mesi dal lancio. Unità che sono diventate 35 milioni nel 2019. Le AirPods 2^ generazione hanno conquistato il mercato con un ampia gamma di funzioni. Il design è senza dubbio uno dei punti a favore per Apple. Qui infatti c’è sempre un tocco di stile che contraddistingue i prodotti della mela morsicata. Abbiamo a che fare con un paio di cuffie comode, che si indossa quasi dimenticandosene. Il punto più interessante in questo caso è la stabilità del software che permette un utilizzo quotidiano privo di bug.

Le AirPods 2^ si lasciano utilizzare senza problemi. Basta aprire il case e le cuffie sono connesse in Bluetooth 5.0. A bordo abbiamo il processore H1 (lo stesso delle AirPods 3^ generazione) che riproduce ogni frequenza in modo perfetto. Le cuffie presentano un case con apertura verticale, può piacere o meno. Quello che interessa è che i movimenti del coperchio restituiscono una sensazione premium priva di scricchiolii. È presente l’abilitazione per i comandi all’assistente virtuale con “Hey Siri”.

Buona anche l’autonomia, si possono fare 5 ore di riproduzione musicale e 3 di conversazione con una sola carica. Con un case carico le ore diventano 24! Come accade sulle generazioni successive è presente lo switch automatico tra dispositivi. Si può ascoltare una traccia Spotify su iPhone e passare alla visione di un film su Apple TV. Le AirPods 2^ generazione implementano due sensori ottici per sapere quando riprodurre musica e quando fermarsi. Non mancano l’accelerometro e le varie funzioni relative ai comandi. Qui i comandi riguardano due opzioni: il doppio tap per Play/Pausa e brano successivo e comando vocale con “Hey Siri”.

Pro e contro AirPods 2^ generazione

Le AirPods 2^ generazione sono e restano un prodotto di successo per Apple. Abbiamo delle cuffie dal rapporto qualità prezzo vincente. Con la seconda generazione delle sue cuffie wireless, Apple mette a segno un punto importante nel mercato. Le AirPods 2^ generazione sono il perfetto compagno nella quotidianità per ascoltare musica e contenuti digitali. La riproduzione è efficace, veritiera e mai falsata. Le frequenze vengono riprodotte in modo corretto senza strafare. I bassi sono soddisfacenti e in generale l’esperienza è piacevole.

Un altro punto a favore riguarda l’autonomia, si coprono quasi 25 ore di utilizzo con un case carico. Anche i viaggi in aereo più lunghi possono essere affrontati con un paio di AirPods 2^ generazione. Design iconico e case minimale, tutto contribuisce ad un utilizzo senza fronzoli che non pecca di disconnessioni o altri malfunzionamenti. Un sistema di connessione granitico e interattivo grazie alla disponibilità dei comandi di Siri. Gli unici punti a sfavore emergono se paragoniamo queste cuffie con le generazioni successive. Qui le differenze ci sono, ma le AirPods 2^ generazione restano un’icona nel panorama di Apple.

Confronto design

Il design è uno dei punti di maggior contrasto tra le due generazioni. Stile verticale di AirPods 2^ generazione contro stile orizzontale di AirPods 3^ generazione. Apple decide a distanza di due anni di cambiare rotta. Si abbandona quindi lo stile verticale della prima e della seconda generazione per puntare su un’apertura orizzontale. In questo caso le cuffie della terza generazione diventano più pratiche.

Lo stelo lungo e la testa poco ergonomica della seconda generazione viene cosi migliorata. Il design è stato rivisto con le AirPods 3^ generazione. Qui l’utilizzo di tutti i giorni non fa rimpiangere troppo l’assenza del gommino. Le AirPods 2^ generazione accusano un po’ il passare del tempo. Il design della testa non presenta lo stesso livello di comodità delle AirPods 3^ generazione. Anche se entrambi i modelli non hanno un gommino, la terza generazione regge meglio nell’utilizzo quotidiano.

Il merito è della testa che si inserisce meglio grazie ad una struttura ruotata per agganciarsi meglio all’orecchio. C’è poi da considerare la presenza della certificazione contro schizzi d’acqua e della resistenza al sudore per AirPods 3^ generazione. Grazie a queste due implementazioni è possibile dimenticare ogni tipo di problema e godersi la propria musica. Confronto design vincente per AirPods 3^ generazione.

Confronto audio

L’audio è gestito in entrambi i modelli dall’ottimo H1. Il processore si comporta bene su entrambe le unità. L’audio che si ascolta viene riprodotto in modo accurato e senza grossi problemi. Le frequenze sono rispettate e i bassi sono corposi sia su seconda che terza generazione. Un punto a favore per AirPods 3^ generazione va a proposito dell’audio spaziale. L’implementazione di questa funzione è vincente per la terza generazione delle AirPods di Apple.

In questa nuova configurazione, le cuffie rilevano il movimento della testa riproducendo un audio surround. L’effetto è davvero coinvolgente e lo si avverte al passaggio alle AirPods 2^ generazione. La terza generazione porta con sé molte novità che mancano sulle AirPods di seconda generazione. Una tra tutte è l’equalizzazione adattiva.

Le AirPods 3^ generazione infatti si adattano alla conformazione del padiglione auricolare. In questo modo cercano di modificare la riproduzione per migliorarla di volta in volta. Questa funzione è assente sul modello di seconda generazione. Confronto audio vincente per AirPods 3^ generazione.

Confronto autonomia

Stesso processore autonomia migliorata. La differenza tra i due dispositivi è sostanziale! Abbiamo 5 ore di autonomia per AirPods 2^ generazione e 6 ore di autonomia per AirPods 3^ generazione. In più abbiamo un case con una batteria più grande. In questo caso il case della terza generazione garantisce fino a 30 ore di autonomia contro le 24 di AirPods 2^ generazione. Con la terza generazione è possibile ricaricare anche tramite MagSafe. Questo dettaglio potrebbe fare la differenza in più occasioni, specie fuori casa. L’autonomia migliorata assieme ad altri fattori, mette sul gradino più alto del podio AirPods 3^ generazione.

Confronto prestazioni

Le prestazioni generali sono un po’ il nocciolo di questo confronto. L’utilizzo dei due dispositivi evidenzia in primo luogo quanto Apple si impegni nella costruzione di prodotti di qualità. I numeri sono dalla sua parte, anche considerando il modello più vecchio. Si parla di milioni di unità vendute anche solo nei primi anni dall’uscita ufficiale.

Questo sottolinea una conquista importante da parte del logo dalla mela morsicata. Alla luce dei dati emersi dalla nostra prova, AirPods 3^ generazione vince anche se di poco! L’audio spaziale è difficile da battere, con questa funzione Apple ha davvero fatto centro. L’autonomia migliora anche se di poco assieme a piccoli cambiamenti in merito al design. La carta vincente per AirPods 3^ generazione resta però: l’audio spaziale!

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Michele Guglielmi

Scrivo di tecnologia, da sempre appassionato di tutto ciò che riguarda l'innovazione e il vivere smart.