• Ultima modifica dell'articolo:Luglio 27, 2023
  • Categoria dell'articolo:Confronti
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Dyson Gen5detect o Dyson V15 Detect, il confronto.

Ed eccoci al vero confronto in casa Dyson per il 2023: Gen5detect contro il V15. Per il 2023 Dyson si è impegnata davvero tanto. La tecnologia espressa tramite i suoi prodotti infatti fa comprendere quanto la casa inglese sia focalizzata sul suo obiettivo. Sembra che Dyson sia orientata a reinventare continuamente la pulizia di casa. Un obiettivo che insegue tramite implementazioni e tecnologie che spesso dividono per poi convincere la maggioranza.

Oggi vediamo un confronto davvero atteso: l’ultimo arrivato in casa Dyson, il Gen5detect, contro il suo predecessore più importante: V15. Entrambi i modelli di aspirapolvere condividono molto della tecnologia Dyson. Un confronto utile però per comprendere quanto abbia senso per Dyson aver abbandonato la serie V a favore di Gen-Detect. Vediamo quali sono le differenze tirando le somme alla fine!

Comparazione prezzi

Design

Lato design, Dyson non sembra avere nulla da imparare dai suoi competitor. I suoi prodotti presentano spesso una connotazione estetica evidente. Dyson quindi si fregia di una produzione non solo professionale ma anche esteticamente accattivante. Già dopo i primi modelli del 2009, anno di nascita della serie V, si comprese che la strada era quella giusta per il design. Montare il corpo del motore in alto quindi fu il primo passo per lo sviluppo di un prodotto di qualità duratura. Ecco perché sia V15 che Gen5detect si assomigliano molto sotto l’aspetto estetico. Anche nel peso non si notano particolari differenze.

Si va dai 3,5Kg del Gen5detect ai 3,1Kg del V15, sostanzialmente una differenza inesistente nell’utilizzo quotidiano. Il peso dell’aspirapolvere viene completamente assorbito dalla potenza d’aspirazione che in alcuni casi “traina” gli spostamenti. Anche la capienza del serbatoio per lo sporco è quasi identica. Ci si attesta sui 0,8 litri che sembrano essere sufficienti per aspirare un appartamento di 100 mq per due volte. Entrambi condividono, anche con le generazioni passate, un ampio display centrale posto sulla parte superiore.

Qualità e quantità di informazioni sono pressoché le stesse. Dyson ci tiene a sottolineare come il sensore piezoelettrico montato da Gen5detect sia un po’ più preciso nelle informazioni. Entrambi classificano le particelle di sporco allo stesso modo, per ordine di grandezza. Prima differenza, sostanziale a nostro modo di vedere, riguarda il meccanismo d’accensione. Sul Dyson V15 occorreva tener premuto un grilletto sulla maniglia che fungeva da tasto on/off. Gen5detect abbandona il sistema precedente per un più comodo tasto power on/power off.

Autonomia

Sul settore autonomia, Dyson aveva già compiuto progressi tramite varie implementazioni. Con lo sviluppo di una modalità automatica che gestiva la potenza erogata in base allo sporco registrato dal sensore, si erano già visti enormi miglioramenti rispetto al passato. Il Dyson V15 monta una batteria a 7 celle che offre 60 minuti di utilizzo in modalità Eco. La ricarica avviene in 4 ore o poco più. Il Dyson Gen5detect invece, monta una batteria leggermente più grande.

Parliamo di un modulo a 10 celle che permette di ottimizzare i consumi grazie alla modalità automatica come in passato. Qui però si riesce a fare meglio superando l’ora di utilizzo continuo in modalità Eco. Ecco perché Gen5detect offre un’autonomia di 70 minuti con la possibilità di ottimizzare anche la ricarica. Com’è chiaro, l’autonomia superiore potrebbe far pendere l’ago della bilancia in favore di Gen5detect.

Potenza

Analizziamo ora la potenza. D’altronde è per i numeri espressi dal potente Hyperdymium che Dyson è famosa. Gli iconici “cicloni” che Dyson ha inserito nei suoi aspirapolvere sono ormai un marchio di fabbrica. Se parliamo di dati e di schede tecniche, Gen5detect fa meglio di V15. Il nuovo modello ha fatto registrare 262 airWatt di potenza sviluppata. Un risultato praticamente mai eguagliato. Il “vecchio” V15 si ferma a 230 airWatt. Se questa differenza appare consistente, è quasi inutile dire che nella realtà tutto diventa molto più sottile.

Riuscire a carpire la differenza di aspirazione e di potenza tra i due modelli è davvero complicato. I risultati sono quantomeno comparabili. Ovviamente la differenza di potenza genera una conseguente differenza dei giri di motore. Dyson V15 genera 125.000 giri al minuto contro i 135.000 di Gen5detect. Dati che da un lato mostrano il continuo miglioramento offerto dalla casa inglese sui nuovi modelli ma che spesso non rappresentano un vero punto a favore del nuovo arrivato.

Caratteristiche tecniche

Anche in questo caso le differenze potrebbero rientrare nell’ordine di miglioramenti piuttosto che veri e propri sviluppi. Partiamo dalla famosa tecnologia Laser Detect. Il V15, ma in realtà anche i modelli precedenti, ha aperto la strada ad un nuovo modo di aspirare casa. Grazie alla luce a led verde che illumina il pavimento è possibile “determinare” la presenza di particelle di sporco invisibili. Se il V15 consacra il Laser Detect nell’uso di tutti i giorni, il Gen5detect lo migliora ulteriormente. Qui le differenze sono leggermente più palpabili in quanto il fascio di luce è più potente e rivela più particelle. Questo sistema è ottimo per aspirare anche tappetti e superfici che nel tessuto annidano molta sporcizia.

Il sensore piezoelettrico è un altro grande alleato dell’ecosistema Dyson per la pulizia di casa. Potremmo in effetti dire che se l’Hyperdymium è il braccio, il sensore piezoelettrico è la mente. Grazie a questa tecnologia, l’aspirapolvere comprende la quantità di sporco e regola la potenza d’aspirazione di conseguenza. In questo caso, è Dyson stessa ad affermare che il sensore di Gen5detect è più veritiero nelle rilevazioni. Ma anche qui parliamo di minuzie. Entrambi poi montano la tecnologia anti-groviglio per le varie spazzole che impedisce la formazioni di nodi di sporco all’interno.

Il filtro HEPA

Dyson è una delle (poche) aziende che produce aspirapolvere realmente sicuri sotto il profilo del filtro HEPA. In tanti casi, infatti, si è in presenza di un prodotto che monta sì un filtro HEPA, ma senza che questo possa davvero trattenere lo sporco aspirato. Se la struttura è scadente e le guarnizioni non tengono perfettamente chiusa la camera interna, molto dello sporco aspirato viene disperso nell’ambiente. In questo caso, Dyson ha prodotto una camera sigillata che impedisce alle particelle di sporco di essere disperse.

Sotto questo profilo, c’è una differenza che va evidenziata. Con il V15 si filtrano particelle fino a 0,3 micron che è in ogni caso un risultato da prodotto di fascia alta. Il V15 infatti trattiene il 99,99% delle particelle aspirate. Dal canto suo invece, il Gen5detect monta un filtro HEPA lungo quasi 2 metri ripiegato 145 su se stesso. Questo sistema permette di bloccare particelle fino a 0,1 micron di grandezza. Si entra qui nell’ordine dei virus oltre allo sporco tradizionale e alla polvere.

Gli accessori

Sotto il profilo degli accessori, entrambi i modelli presentano la medesima dotazione. Entrambi montano le due spazzole (Digital Motorbar e Fluffy Optic) oltre alle spazzole anti-groviglio e all’adattatore snodabile. Il tutto è corredato poi da un caricatore e da una stazione di ricarica a muro.

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Michele Guglielmi

Scrivo di tecnologia, da sempre appassionato di tutto ciò che riguarda l'innovazione e il vivere smart.