• Ultima modifica dell'articolo:Novembre 14, 2023
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iMac con chip M3. recensione prezzo e caratteristiche.

Passato un po’ in secondo piano, l’all-in-one di Apple viene rivisto e potenziato come gli altri portatili di quest’anno. “Fermo” all’M1, il PC di casa Apple accede ora ad un importante upgrade hardware che gli permetterà di competere nel 2023. Personalmente abbiamo sempre apprezzato tecnologia e potenzialità offerte dalla struttura di questo PC. Si è di fronte ad un computer in tutto e per tutto ma con un aspetto minimale e sofisticato tipico dei portatili.

Eliminare l’ingombro dato dai computer fissi è un passo avanti che gli utenti non hanno disdegnato. Ecco perché iMac ha conservato nel tempo una fetta importante di pubblico. Pur senza un upgrade hardware per questo prodotto, la comodità e l’efficienza data dal sistema ne hanno premiato l’utilizzo. Tutti coloro che vogliono un computer fisso ma non vogliono occupare tutta la scrivania di casa scelgono gli all-in-one. Ecco perché Apple crede nel suo prodotto e con l’arrivo di M3 include iMac nel 2023. Vediamo di che si tratta nella nostra recensione completa!

Prezzi e disponibilità

iMac M3

Caratteristiche tecniche

Il punto forte di questo prodotto è il display. Qui abbiamo un ampio schermo, molto più grande di della maggior parte dei prodotti presenti sul mercato. Lo schermo qui è da 24 pollici 4,5K. Una diagonale che ingolosisce chiunque lavori molto tempo al PC. Tutti i designer e chiunque lavori in progettistica necessita di queste dimensioni. Il pannello ha una risoluzione di 4480 x 2520 con 218 ppi di densità. Non manca la tecnologia True Tone di Apple per la correzione della gamma colore in base all’illuminazione ambientale per sforzare meno gli occhi.

In sostanza un pannello da 11.3 milioni di pixel che come sempre fa la sua figura in studio! Il grande atteso è il processore, si passa da M1 a M3 con tutto ciò che questo comporta. Una CPU declinata in diverse opzioni in base alle proprie necessità. È possibile avere M3 octa-core con GPU octa-core in configurazione 8-256 GB.

La seconda scelta differisce solo per i core della GPU che in questo caso passano a 10. La terza opzione monta 8 GB di RAM e 512 GB di storage interno. Ovviamente M3 è sempre lo stesso e quindi si lavora con un processore a 3.7 GHz e processo produttivo a 3 nm. È presente una videocamera frontale che può essere utilizzata su FaceTime in HD a 1080p. La camera ha un processore ISP dedicato per sfruttare al massimo il video computazionale.

Display

iMac non riceve la tecnologia miniLED nemmeno per il 2023. Dopo aver testato tutti i nuovi arrivati avremmo immaginato un rinnovo generale che comprendesse anche questo all-in-one. Seppur con M3, iMac 2023 resta al buon vecchio display Retina. C’è però da considerare che i Retina di Apple hanno conservato sempre un buon rapporto tra qualità visiva e gamma colori. Questi pannelli non virano mai veramente verso una saturazione precisa ma tendono a restare neutri.

La tecnologia True Tone offre poi un grande vantaggio nel lungo termine. Chi passa tanto tempo al PC spesso lamenta uno stress eccessivo agli occhi. Come sappiamo Apple risolve il problema offrendo una calibrazione dei colori che elimina le tonalità blu, responsabili di questi effetti. Colori più caldi e toni più tenui aiutano a lavorare oltreché a godersi questa diagonale immensa. I 24 pollici sono comodi per organizzare il proprio lavoro e i 4,5K mettono un po’ tutti d’accordo. Siamo di fronte ad un pannello da 500 nits di luminosità di picco.

Un risultato onesto data la diagonale. Ovviamente non si lavora con un OLED dal contrasto infinito, ma il Retina fa il suo lavoro. I colori sono definiti e i dettagli ci sono, tutto l’occorrente per lavorare in grafica e progettazione anche a livello professionale.

CPU e GPU

In questo capitolo vogliamo prima di tutto fare chiarezza su come viene organizzato e proposto il nuovo iMac. Si parte con l’opzione più “economica” ovvero con M3 octa-core per CPU e GPU. Qui i core sono organizzati come al solito: 4 core performance e 4 core efficiency. È presente il Neural Engine a 16 core. Dietro la scocca c’è un unità SSD in 3 opzioni: 256-512-1TB di spazio. Qui l’utente decide quanta memoria acquistare in fase di personalizzazione dell’iMac.

I tagli di RAM sono 3: 8-16-24GB di RAM che a nostro parere sono un po’ pochini pur considerando la gestione macOS. È possibile scegliere se includere o meno una porta Ethernet in base alle proprie esigenze. La seconda opzione vede l’M3 octa-core con una GPU deca-core. Cosa cambia rispetto alla precedente opzione? I tagli di memoria per lo storage interno. Mentre la RAM invariata nei tagli, qui si accede a SSD più grandi.

I tagli di memoria sono 256-512-1-2TB di spazio, si inizia a ragionare quindi, sopratutto in merito al prezzo. L’opzione più “costosa” riguarda l’M3 octa.core con GPU deca-core ma qui i tagli di storage interno partono da 512 GB per arrivare a 2 TB.

Accessori

La vera natura degli all-in-one è quella di condensare tutto in un unico corpo. Ovviamente mouse e tastiera non possono essere elusi ma oltre questo, non occorre altro. Questo iMac si presenta al pubblico tramite varie personalizzazioni che rendono la configurazione più semplice anche per gli accessori. Parlando di personalizzazione, il sito di Apple ma anche Amazon, permettono di personalizzare la configurazione del proprio iMac.

Come abbiamo già visto, è possibile scegliere se avere o meno la Gigabit Ethernet. Oltre a questo c’è l’opzione per avere il Magic Mouse o sfruttare il Magic Trackpad. In alternativa è possibile averli entrambi però! Passiamo alla tastiera. Anche qui le opzioni sono 3: Magic Keabord- MK con Touch ID- MK con Touch ID e tastierino numerico. Sul sito di Apple è persino disponibile scegliere se ricevere il proprio iMac con Final Cut Pro preinstallato assieme a Logic Pro.

Connessioni

Passiamo ora alle connessioni. È certo che ad un primo sguardo si fa fatica ad identificare le varie porte e connessioni. Apple a volte si lascia andare in un minimalismo che spesso disorienta. Il pezzo forte per questo iMac parte da 2 porte Thunderbolt/ USB4 che è possibile utilizzare per DisplayPort. Trasferire dati è molto semplice tramite le due porte. Si lavora con Thunderbolt 3 fino a 40Gbps e con USB 3.1 fino a 10 Gbps. È possibile sfruttare le due porta che con adattori HDMI, DVI e VGA. È presente una porta per cavi jack da 3.5 mm molto comoda. Lato connessioni wireless abbiamo Wi-Fi 6E assieme a Bluetooth 5.3, il tutto gestito da macOS Sonoma.

Conclusioni

Abbiamo avuto in prova questo iMac per un po’ e forse occorre fare alcune conclusioni sull’utilità degli all-in-one in generale. Questo prodotto merita di essere apprezzato per una serie di vantaggi che è bene sottolineare. Siamo di fronte ad un grande pannello che spesso è utile per organizzare le varie finestre di lavoro al meglio. Tutto è racchiuso in dimensioni relativamente contenute. Si tratta di organizzare la propria scrivania unicamente con uno schermo da 24 pollici e una tastiera risicata.

L’impatto è sempre positivo anche perché le varie meccaniche nell’impostazione dell’inclinazione sono perfette. Questo iMac offre molti vantaggi, ora anche in merito alla potenza. Sotto la scocca si riconosce la presenza dell’M3 che abbiamo imparato ad apprezzare. La renderizzazione dei vari progetti che abbiamo fatto per testarlo ha impiegato molto meno del vecchio M1. L’upgrade hardware apportato dalla casa produttrice si sente! Come sempre un prodotto polarizzante che divide il mercato ma che a noi è piaciuto tanto!

La possibilità di racchiudere quasi tutto in uno schermo relativamente sottile, offre un gran colpo d’occhio. Comodo, potente e scattante, questo iMac è il prodotto giusto per chi lavora molto tempo al PC ma odia i computer fissi. Sebbene i prezzi possano spaventare, siamo coscienti che il mercato non sempre offre soluzioni di pari potenza più economiche. L’M3 è una discriminante pesante che giustifica un po’ tutto.

Cosa cambia dal modello precedente?

Confrontando l’iMac con il chip M2 e il nuovo modello con il chip M3, ecco alcuni punti chiave di differenza:

  1. Prestazioni del Chip: Il chip M3 nell’iMac più recente rappresenta un ulteriore passo avanti rispetto al chip M2. Con una CPU 8-core e una GPU che può arrivare fino a 10-core, l’M3 offre prestazioni notevolmente migliorate, essendo fino a due volte più veloce rispetto al modello con il chip M2.
  2. Grafica e Display: Entrambi i modelli probabilmente condividono la stessa qualità di display, ovvero un Retina 4.5K da 24 pollici. Tuttavia, il chip M3, con le sue capacità grafiche avanzate, potrebbe fornire un’esperienza visiva ancora più ricca e fluida.
  3. Efficienza e Funzionalità: Il chip M3, essendo una versione più avanzata, potrebbe offrire un’efficienza energetica migliore e maggiore integrazione con il software di macOS, portando a un’esperienza utente più ottimizzata.
  4. Design e Dimensioni: Il design esterno dei due iMac potrebbe non differire significativamente, mantenendo lo stile elegante e moderno.

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Michele Guglielmi

Scrivo di tecnologia, da sempre appassionato di tutto ciò che riguarda l'innovazione e il vivere smart.