Luce blu, che cos’è da dove viene e come proteggersi.
Luce blu, che cos’è da dove viene e come proteggersi. Scopri tutto quello che devi sapere in merito alla luce blu e come fare per proteggere i tuoi occhi!
INDICE:
Che cos’è?
La luce blu è una forma di radiazione elettromagnetica presente in un range determinato dello spettro del visibile.
La luce in generale si divide in spettro luminoso non visibile e spettro luminoso visibile.
Nel primo caso sono comprese tutte le lunghezze d’onda che sono minori di 380nm e maggiori di 780nm: qui si trova il cosiddetto infrarosso (non visibile dall’occhio umano).
Nel secondo caso, invece, si prendono in considerazione tutte le lunghezze d’onda comprese tra i 380nm e i 780nm.
In particolare la luce blu è la componente compresa tra i 380nm e i 500nm, risultando molto più dannosa quando lo spettro del visibile si trova verso il centro di questo range.
In realtà, la luce blu è presente anche nella luce emessa dal sole, ma un’esposizione controllata alla stessa farebbe del bene al nostro corpo, infatti la luce blu contribuisce anche alla produzione di vitamine utili al nostro organismo.
Il vero danno causato dalla luce blu è quella che viene prodotta dai più recenti e sofisticati dispositivi elettronici.
Scopri anche i migliori occhiali anti luce blu.
Quali dispositivi emettono luce blu?
Come abbiamo già accennato la luce blu, oltre ad essere prodotta dalla luce solare, è prodotta principalmente dai dispositivi elettronici.
Entrando nelle specifico si può affermare che i dispositivi più dannosi sono quelli dotati dello schermo a Led.
Purtroppo sono numerosi quelli che vengono usati ogni giorno da milioni di persone; i principali, infatti, sono: smartphone, tablet e computer.
La vita moderna ci ha ormai abituato a fare un uso massiccio di questi dispositivi; essi vengono utilizzati dai bambini per svago, dagli adolescenti per lo studio e dagli adulti per motivi di lavoro.
Bisogna quindi cercare di fare un uso equilibrato di questi dispositivi, evitando di trascorrere (se possibile) troppe ore davanti agli schermi.
Un’ulteriore fonte di luce blu deriva dalle numerose lampade presenti nelle case e negli uffici.
Il più delle volte, infatti, non viene presa in considerazione questa fonte di luce, pensando che sia del tutto innocua. In realtà, la sua pericolosità può essere più dannosa del previsto.
In particolare, si sta diffondendo sempre più la moda di avere più lampade a Led. Le stesse, anche se molto belle, irradiano un quantitativo di luce blu moto più importante di quello emesso dai dispositivi elettronici sopra elencati.
Quindi se da una parte ci preoccupiamo delle numerose ore trascorse vicino ai vari dispositivi elettronici, dall’altra parte non dobbiamo dimenticarci di cercare di non stare troppi vicini alle lampade a Led.
In alcuni casi per diminuire il danno arrecato dall’emissione della luce si può pensare di coprire la stessa con un telo, creando anche quell’effetto estetico che certamente in opportune occasioni non dispiace.
Perché la luce blu fa male?
Una lunga esposizione alla luce blu può provocare più aspetti negativi sul nostro corpo.
Una considerazione che solitamente non viene fatta è che un utilizzo massiccio di dispositivi elettronici nelle ore antecedenti alle ore notturne, può provocare dei seri disturbi legati al sonno.
Per questo gli esperti consigliano di non utilizzare il proprio cellulare quando si è già nel letto.
Gli effetti negativi maggiormente riscontrati sono quelli strettamente legati all’occhio della persona. In generale è possibile fare una distinzione tra gli effetti negativi riscontrati in un’esposizione nel breve periodo e gli effetti riscontrati nel lungo periodo.
Dopo un’esposizione alla luce blu di solo poche ore si possono già verificare i seguenti problemi:
- Occhi irritati: solitamente si riscontra questo tipo di problema, associato al rossore degli occhi, quando si ha un utilizzo prolungato di dispositivi che hanno degli schermi retroilluminati;
- Secchezza oculare: l’occhio umano quando è soggetto ad un’esposizione della luce blu tende a sgranarsi e stare sempre aperto. Ciò comporta una minore frequenza del battito delle ciglia e di conseguenza ad una minore lubrificazione dell’occhio nella sua parte anteriore;
- Astenopia: si tratta di nient’altro che della stanchezza visiva dell’occhio che produce una difficoltà nel leggere i caratteri più piccoli;
- Mal di testa: l’occhio in continua esposizione con la luce blu si stanca, provocando un terribile e fastidioso mal di testa.
Se questi effetti si possono considerare temporanei e con una gravosità non eccessiva, non si può dire lo stesso quando si sottopone l’occhio ad un’esposizione nel lungo periodo verso una luce blu.
Nel lungo termine, infatti, l’irraggiamneto prodotto dalla luce blu può provocare l’invecchiamento dei tessuti oculari e cristallini. Inoltre in alcuni casi può portare alla maculopatia.
Questa malattia coinvolge la retina dell’occhio, causando nella maggior parte dei casi un lieve calo della vista; solo nei casi più gravi può portare addirittura alla perdita totale di vista.
È importante, più che trovare il metodo di cura di questa malattia, cercare di attuare i giusti comportamenti per evitare e prevenire la formazione della malattia stessa.
Come proteggersi dalla luce blu?
Visto che nella vita quotidiana, sia per motivi di lavoro che per motivi di studio, difficilmente si riesce a rinunciare di stare a contatto con dispositivi elettronici che irraggiano luce blu, si devono cercare di adottare i comportamenti più idonei che ci permettano di proteggerci da questa dannosa fonte di luce.
Di conseguenza è possibile trovare alcuni semplici consigli utili per proteggere i nostri occhi:
- Prestare attenzione all’illuminazione dell’ambiente: è fondamentale che ci sia una fonte di luce generale; uno degli errori più comuni è quello di utilizzare delle lampade da tavolo;
- Evitare riflessi sullo schermo: qualsiasi sia la fonte di luce che riflette sullo schermo da utilizzare porta ad avere una visione peggiore delle immagine, causando una stanchezza eccessiva dell’occhio;
- Posizione corretta: per evitare problemi muscolari al collo ed in generale di postura, è opportuno assumere una corretta posizione nell’utilizzo del computer o del tablet;
- Distanza dal monitor: avere una distanza di almeno 70 centimetri dallo schermo fa in modo che il nostro occhio sia soggetto ad un’esposizione minore;
- Sbattere con frequenza gli occhi: questa operazione porta a creare una lacrimazione naturale dell’occhio, aiutandolo così ad avere una migliore lubrificazione dello stesso.
Per chi utilizza i dispositivi elettronici per molte ore nell’arco della stessa giornata, alcune aziende hanno creato degli appositi occhiali per proteggere la persona interessata.
Gli occhiali anti luce blu sono disponibili sia per chi ha problemi di vista e sia per chi ci vede perfettamente. Si tratta infatti di una lente dotata di un filtro in grado di migliorare i problemi dovuti alla sintomatologia dell’occhio secco e della sensazione di bruciore oculare.
Negli ultimi anni c’è stata un’evoluzione di questi occhiali; in passato, infatti, si trovavano solo lenti colorate che riuscivano a donare questo tipo di effetto, oggi invece si possono trovare tranquillamente anche nella colorazione neutra. In questo modo sembrerà di indossare una semplice lente da vista.
Domande degli utenti:
Che cos’è la luce blu?
La luce blu è una forma di radiazione elettromagnetica presente in un range determinato dello spettro del visibile. La luce in generale si divide in spettro luminoso non visibile e spettro luminoso visibile. Continua a leggere…
Come proteggersi dalla luce blu?
Per proteggerti dalla luce blu puoi dotarti di appositi occhiali protettivi con filtro anti luce blu, scopri i migliori: occhiali filtro luce blu.
Cosa provoca l’esposizione alla luce blu?
L’esposizione alla luce blu può portare a: occhi irritati, secchezza oculare. astenopia, mal di testa. Approfondisci…
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