• Ultima modifica dell'articolo:Dicembre 2, 2023
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Calze da neve invernali: finalmente omologate!

Arriva l’inverno e con esso anche la neve. Tutti coloro che per lavoro o per altri motivi sono costretti a fare tanti km in autostrada si trovano quindi a dover portare con sé le catene. Avere a bordo un sistema che permetta di viaggiare in sicurezza anche con la neve è obbligatorio! Ecco perché seppur controvoglia, tutti gli automobilisti sono costretti a portarsi dietro il bauletto delle catene. Questo mezzo non ha mai suscitato gioia o piacere per una serie di motivi.

Ecco perché oggi vedremo una più che valida alternativa alle “vecchie” catene. Uno strumento che ha finalmente ricevuto l’ok da parte dell’UE con tanto di omologazione normativa. Le calze da neve possono essere la vera alternativa alle catene e in questo articolo scopriremo il perché. Dopo aver visto gli aspetti principali vedremo 3 dei modelli migliori da noi recensiti. Partiamo!

Le catene da neve: no grazie!

In primo luogo le catene sono ingombranti. Seppur rapportati al modello di auto, spesso avere a bordo le catene significa sottrarre spazio prezioso al proprio bagagliaio. In secondo luogo, le catene infastidiscono durante la marcia. Questo perché in molti casi, si prende il contenitore e lo si butta frettolosamente nel bagagliaio nel primo vano disponibile. Questo permette poi che il bauletto continui a sbattere a destra e a sinistra in base alle asperità della strada. Si è quindi costretti a viaggiare con un rumorino non proprio piacevole.

Arriviamo quindi al terzo inconveniente: l’utilizzo! Sono le 7 di mattina e ci si sveglia per andare a lavoro ma prendendo il caffè ci si accorge che fuori nevica. Ergo occorre montare le catene prima di uscire in strada. Spesso il box non permette di muoversi agilmente e quindi occorre portar fuori l’auto per montare le catene. Quest’operazione è sempre un dilemma per tutti. Perché ogni modello sembra avere una sequenza di montaggio ad hoc di cui si ignorano i passaggi. Dopo vari tentativi e diversi minuti si riesce a chiudere l’ultimo anello.

Si è più o meno sicuri di aver montato tutto come da istruzioni e si parte, o meglio si procede. Si perché con le catene montate si ha sempre un po’ di paura nel schiacciare il pedale dell’acceleratore. Questo perché si immagina la catena che preme sullo pneumatico e quindi per preservarlo da sollecitazioni e graffi si procede lentamente. Forse più lentamente delle condizioni ottimali di marcia su neve. Alla fine si arriva ugualmente in ritardo con tutto ciò che comporta viaggiare con le catene.

Le calze da neve: finalmente omologate

In tempi non sospetti, molti utenti avevano cominciato ad utilizzare uno strumento nuovo. Qualche auto infatti era stata vista procedere con strane coperture alle ruote già molti anni fa. Erano le calze da neve, uno strumento davvero innovativo che sembrava eliminare gran parte degli inconvenienti sopracitati. C’è però un piccolo dettaglio con le calze da neve: l’omologazione. Questo pratico strumento infatti non aveva ancora ricevuto un’approvazione di tipo legale. Era però innegabile che le calze da neve offrivano vantaggi evidenti a fronte di una spesa alcune volte anche inferiore. Si viaggiava quindi in totale sicurezza ma con una certa ansia di essere fermati da polizia e carabinieri.

Finalmente con la circolare ministeriale U/2022 del 27/10/2022 si autorizza l’utilizzo delle calze da neve quando rispondono ai requisiti EN 1662-1:2022. Con questa normativa si riconosce, finalmente anche legalmente, l’estrema utilità che le calze da neve possono ricoprire. Non bisogna pensare alle calze da neve come ad un dispositivo opzionale o di dubbia sicurezza. Le calze da neve sono realizzate al pari delle catene ma non ingombrano e sono più facili da installare. La trama delle calze infatti ricorda esattamente quella di una catena o di un tessuto intrecciato.

Ecco perché hanno ricevuto l’omologazione venendo quindi equiparate per prestazioni alle catene. In questo caso ricordiamo che le calze da neve omologate non possono presentare una normativa diversa da quella citata. Molti utenti infatti hanno comprato le calze da neve prima dell’omologazione basandosi su una vecchia normativa, la UNI-11313. Oggi questa normativa è stata totalmente rimpiazzata dalla EN 1662-1:2020.

Le calze da neve: i vantaggi

Abbiamo visto gli inconvenienti di utilizzare le catene nel primo paragrafo. Uno strumento pesante, rumoroso e che non permette di procedere speditamente. Le catene che potenzialmente graffiano i cerchi in marcia oltre a danneggiare gli pneumatici. Inoltre esistono auto che presentano delle particolari difficoltà nel montaggio. Ora vediamo perché chi viaggia spesso dovrebbe optare per questo strumento.

Il primo vantaggio riguarda proprio il montaggio. Le calze da neve non hanno agganci e non presentano lucchetti o anelli da incastonare. Ecco perché possono essere utilizzate sopratutto su modelle non catenabili. In molti casi infatti lo spazio tra lo pneumatico e il passaruota è davvero ridotto. Qui infatti diventa ancor più difficile far passare gli anelli della catena. Per questo motivo si evita poi di rovinare gomme e cerchi, oltretutto le calze occupano davvero pochissimo spazio.

Non si ha più a che fare con un bauletto che sbatte a destra e sinistra. Le calze possono essere tranquillamente piegate e riposte in un vano. Un ulteriore punto a favore per le calze lo si avverte nella guida. Durante la marcia non si avvertiranno più tutte le sollecitazioni proprie di gomme catenate.

AutoSock

Nel trittico dei prodotti con i quali abbiamo integrato quest’articolo c’è sicuramente un prodotto di AutoSock. Questo marchio riveste grande rilievo nel panorama dei produttori per auto. In effetti i primi esemplari di calze da neve sono stati prodotti proprio da AutoSock. I suoi modelli infatti si caratterizzano per la caratteristica croce arancione che spicca quando nevica. AutoSock realizza infatti le sue calze da neve con un tessuto tecnico di qualità. La sua esperienza gli permette di offrire un prodotto sicuro anche su strade interessate da abbondanti nevicate.

Il segreto risiede nel materiale ma anche nella trama studiata appositamente per garantire aderenza e resistenza. Abbiamo testato trazione e aderenza sia su neve compatta che su ghiaccio con interessanti risultati. AutoSock ha studiato un tessuto leggero ma robusto. La croce colorata al centro aiuta a centrare perfettamente la calza da neve sulla gomma a tutto vantaggio del tempo d’installazione. Queste calze sono omologate per la guida su neve fino ad una velocità massima di 50km/h.

Goodyear Ultra Grip

Le Ultra Grip di Goodyear rappresentano una bella alternativa alle AutoSock. In questo caso non occorrono presentazioni per Goodyear, un marchio già da tempo impegnato nel settore automobilistico. Le catene tessili di Goodyear sono realizzate in un tessuto ad alta resistenza per offrire delle prestazioni ideali in ogni condizione meteo. Qui il design cambia rispetto alle AutoSock, abbiamo una fascia che copre l’intero pneumatico assicurando trazione e stabilità.

La qualità del materiale è stata studiata appositamente anche per tratti con uno strato sottile di neve. Il contatto con l’asfalto quindi non pregiudica la resistenza delle calze a tutto vantaggio della durata. Le calze sono molto leggere e possono essere riposte in una busta sotto il telaio del bagagliaio. In questo caso viene garantita la percorrenza fino a 40km/h. Queste catene possono essere lavate e messe a nuovo in poco tempo.

Arcol

Un’altra alternativa riguarda Arcol, sopratutto per il prezzo. La caratteristica principale delle calze da neve di Arcol riguarda senza dubbio il colore. In questo caso abbiamo infatti una calza da neve totalmente rossa. Il dettaglio cromatico è di facile intuizione, questo perché se ci si trova a montarle durante una nevicata sarà più facile controllare se il montaggio è corretto. Inoltre il colore rosso è facilmente visibile dagli altri automobilisti e garantisce un ulteriore protezione. Le Arcol sono realizzate rispettando tutti gli standard di sicurezza. Facili da installare e montare su tutte le auto entro le 3 tonnellate.

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Michele Guglielmi

Scrivo di tecnologia, da sempre appassionato di tutto ciò che riguarda l'innovazione e il vivere smart.