• Ultima modifica dell'articolo:Novembre 15, 2023
  • Categoria dell'articolo:Recensioni
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Apple MacBook Pro M3 Max, recensione e prezzo

Il MacBook più potente del 2023! Ecco come viene presentato il nuovo MacBook Pro M3 Max, un portatile che ha le carte in regola per stupire ancora. Lasciando marketing e slogan da parte per un momento, avere tra le mani questo portatile è stato utile per confronti e paragoni. Ci dedicheremo ai vari confronti nei prossimi giorni però. Oggi vogliamo analizzare a fondo MacBook Pro M3 Max per scoprire se la potenza offerta dal processore viene gestita correttamente. Qui ovviamente cercheremo anche il pelo nell’uovo perché in questo caso l’uovo costa oltre €4.000. Si tratta della versione 36-1TB di memoria.

Il prezzo di vendita sul sito Apple è un punto di partenza per capire cosa si ha tra le mani. Meglio quindi mantenere un profilo critico per non lasciarsi abbagliare dall’aura di Apple che sa vendere i suoi prodotti. Nella recensione di oggi apriremo la scocca per conoscere tutte le componenti interne e scoprire i numeri di questo portatile. Per farlo utilizzeremo benchmark e prove per stressare la CPU e vedere come si comporta. Avremo ravvisato episodi di thermal throttling? Scopriamolo nella recensione completa dell’Apple MacBook Pro M3 Max.

Prezzo e disponibilità

Nuovo chip M3 Apple

Caratteristiche tecniche

Partiamo dalla scocca esteriore, peso e dimensioni. Abbiamo un portatile dalle dimensioni e dal peso contenuti. Un computer che pesa solo 1.55 kg per 312.6 x 221.2 x 15.5 mm di spessore. Le dimensioni e il peso ridotto offrono molta comodità per chi lavora e deve spostarsi. Nell’uso quotidiano ci si accorge spesso della sua leggerezza e di come occupi poco spazio nello zaino o nella borsa. C’è da ricordare che molto è dato dalla diagonale del display da 14 pollici. Con la versione più grande dimensioni e peso cambiano eccome!

Abbiamo un MacBook Pro M3 Max da 16 pollici che pesa oltre 2kg (2.14 kg) e misura 355.7 x 248.1 x 16.8 mm di spessore. Disponibile in 3 colorazioni tra Nero, Argento e Grigio, il MacBook è realizzato in alluminio proprio per ridurne il peso. Lo schermo presenta un angolo di rotazione massima di 135°. Apriamo la scocca posteriore e accediamo alle componenti interne. Notiamo subito la presenza di due ventole per il raffreddamento che il test ci dice funzionare a 6800 RPM con rumore massimo di 48,5 dB. Non male!

Notiamo anche la batteria da 70Wh (100Wh sul modello da 16 pollici) che si ricarica in 2 ore da 0-100%. È presente la ricarica rapida in entrambe le opzioni e tutto si ricarica anche da porta USB. La carica avviene a 70/90 W(140 W sul modello più grande). Il processore ormai lo conosciamo, Apple M3 Max, 16 core che lavorano a 3.7 GHz affiancato dalla M3 Max GPU a 38 core. Processore e scheda grafica lavorano con processo produttivo a 3 nm. Richiudiamo tutto e, aprendo il portatile, accediamo ad un bel display da 14.2 pollici in tecnologia MiniLED. Il pannello presenta un refresh rate a 120 Hz e 254 ppi di densità.

Display

Come abbiamo visto nelle caratteristiche tecniche, siamo di fronte ad un pannello che cerca di emulare la tecnologia OLED. Quest’ultima tecnologia come sappiamo spegne i led per riprodurre il nero offrendo cosi un contrasto infinito. La tecnologia mini LED cerca di offrire una mediazione tra OLED e panelli LCD retroilluminati. In questo caso infatti il panello è illuminato da migliaia di “lampadine LED miniaturizzate”. In questo modo è possibile combinare zone di regolazione locale nella riproduzione di contenuti e colori precisi.

Ecco perché un pannello mini LED offre delle prestazioni migliori di un normale LCD proprio nella riproduzione delle tonalità scure. Il livello di nero che si può raggiungere in questo caso è più alto rispetto all’LCD. Con questo pannello Apple sperimenta e cerca di dare alternative alla tecnologia OLED. La mela morsicata ha dovuto in passato sopportare episodi di mal gestione delle tonalità scure proprio con gli OLED. È famoso il caso dei display verdi su iPhone ad esempio! Con il mini LED ogni led è molto più piccolo del normale e l’illuminazione si disperde meno. Questo porta ad una gestione più corretta dell’illuminazione stessa oltreché della gamma colori. Ad ogni modo abbiamo un pannello a 120 Hz di refresh rate in 16.10.

Un’ottima accoppiata supportata anche da Dolby Vision. È presente un piacevole trattamento antiriflesso che aiuta a ridurre l’affaticamento di giorno. La risoluzione è maggiore sul modello da 16 pollici dove abbiamo 3456 x 2234 pixels contro i 3024 x 1964 pixels del 14 pollici. Con la tecnologia miniLED ci si avvicina al contrasto infinito degli OLED. Qui abbiamo 1.000.000:1 come contrasto, un bel risultato. Ovviamente siamo in DCI-P3 come gamma colori su un pannello responsivo in 72 ms (58 sul modello da 16 pollici). Chiudiamo con i dati di luminosità: 600 nits di picco.

CPU e GPU

M3 aveva già mostrato le sue potenzialità nel 2023. Rumors e voci di corridoio avevano preannunciato potenzialità e capacità di calcolo impressionanti. Apple conferma quanto ci aspettavamo su tutta la linea. Qui abbiamo quella più potente: l’M3 Max. Si tratta di un processore davvero interessante che ci siamo divertiti a testare e mettere sotto stress. Ciò che non cambia tra le versioni è la potenza, anche in questo caso abbiamo 3,7 GHz di frequenza massima. I core però qui sono 16 divisi tra 12 core power e 4 core efficiency. I threads salgono quindi a 16 rispetto agli 8 dell’M3 e si lavora con una GPU a 38 core rispetto ai 10 della versione base.

Il processo produttivo resta a 3 nm e la velocità qui si sente, eccome! Abbiamo un portatile davvero potente, ogni operazione viene gestita in modo ottimale senza scaldare. Ancora una volta ribadiamo quanto sia importante per un computer di questa portata essere perfetto sotto tutti i punti di vista. Qui, data la potenza a disposizione, c’era il rischio di un consumo esagerato e di temperature spaventose. Sotto stress l’M3 Max si comporta bene. Ovviamente non resta freddo anche con Photoshop aperto assieme 4-5 schede browser.

Qui abbiamo un TDP di 30W che però vengono gestiti bene dal software. Le due ventole servono e lavorano bene. I 92 miliardi di transistor presenti sono un’ottima base per un portatile potente, pronto all’uso che risponde colpo su colpo. Aumenta l’L2 Cache rispetto all’M3, si passa da 16MB a 32MB pur avendo sempre un multiplier bloccato a 37x. La GPU organizza 38 core da 500MHz di base block fino a 1600 MHz di boost clock. Si arriva facilmente quindi a 20,4 TFLOPS, 20 tera di operazioni al secondo rispetto ai 5.1 Tera di M3.

Audio e connettività

Come su MacBook Pro M3, anche qui abbiamo un audio 4.2 con 4 tweeter e 2 woofer che si comportano molto bene. L’audio riprodotto è avvolgente e c’è una buona equalizzazione, anche per i bassi. C’è il Dolby Atmos assieme a 3 microfoni che per molti aspetti sostituiscono strumenti esterni in video-conferenza. La potenza massima degli altoparlanti ha fatto registrare 84.3 dB. È presente anche qui l’ultimissimo modulo Wi-Fi v6E con Bluetooth 5.3 e un sensore per le impronte digitali assieme alla webcam frontale.

La camera riprende in risoluzione 1080p quindi 1920 x 1080. Abbiamo 3 porte USB-C 4.0 Thunderbolt 4 a ad una porta HDMI 2.1. C’è il jack per le cuffie da 3.5 mm assieme al lettore delle SD Card. Tastiera illuminata e tocco davvero piacevole anche sfruttando il grande touchpad da 15.5 x 9.9 cm.

Conclusioni

Il meglio che Apple poteva fare nel 2023! Ecco come si può descrivere Apple MacBook Pro M3 Max. Siamo di fronte ad un portatile davvero potente, che non scalda mai veramente. Un processore molto potente ma altrettanto ottimizzato. Una scheda grafica rivista e potenziata in locale tramite Ray Tracing e Mesh Shading. Tutti gli elementi per potenziare correttamente un computer che alla fine di tutti i benchmark e vari test esce a testa alta!

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Michele Guglielmi

Scrivo di tecnologia, da sempre appassionato di tutto ciò che riguarda l'innovazione e il vivere smart.