• Ultima modifica dell'articolo:Giugno 9, 2023
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Come non rovinare la batteria dell’iPhone?

La possibilità che da sempre offre iOS rispetto ad altri sistemi operativi per smartphone è quella di verificare lo stato della batteria. Il software che fa girare l’ecosistema di Apple permette di monitorare lo stato del modulo batteria senza scaricare altre applicazioni. Nativamente, infatti, è possibile recarsi in Impostazioni, Batteria e Stato e carica della batteria. Accedendo a questa schermata infatti si può vedere in quale stato versa la batteria dello smartphone. In base a questa percentuale si comprende sin da subito se il proprio iPhone è in buone condizioni o meno. Se alla voce Capacità massima della batteria corrisponde ancora il 100%, la carica totale della batteria è reale.

Se, viceversa, la Capacità massima corrisponde a 80% l’iPhone non è al top. Anche caricando lo smartphone fino al 100%, in realtà si disporrà unicamente dell’80% della carica. Questo perché per usura della batteria, alcune celle interne del modulo batteria sono ormai bruciate. In tal senso la batteria risulta depotenziata e non offre più la carica originaria. Da qui nasce l’esigenza di rispettare alcune buone abitudini per non rovinare la batteria dell’iPhone. In realtà le semplici istruzioni che seguiranno sono valide non solo per gli smartphone di casa Apple. Per ciò che concerne la tecnologia delle batterie, quasi tutti i produttori utilizzano gli stessi standard. Ecco perché questi consigli sono validi per ogni tipo di smartphone.

Le temperature

Per migliorare lo stato di salute della batteria occorre fare i conti con il suo funzionamento. Le batterie agli ioni di litio sono molto sensibili alle alte temperature. Ecco perché il primo consiglio è di non lasciare l’iPhone collegato alla corrente elettrica. Questo consiglio è giustificato dalla diffusa abitudine di utilizzare delle custodie. In molti casi, la cover potrebbe impedire una corretta dispersione del calore che l’iPhone acquisisce in fase di carica. Questo calore, non disperso, nel lungo periodo potrebbe usurare più velocemente la batteria. In ogni caso, gli ultimi iPhone integrano un chip appositamente studiato da Apple per interrompere la carica dopo aver raggiunto il 100%.

Ecco perché non è dannoso lasciare l’iPhone in carica durante la notte, ma andrebbe rimossa la cover prima di farlo. Come detto in precedenza, le alte temperature sono dannose per le batterie. Questo dato, seppur ampiamente conosciuto, non impedisce a tanti utenti di dimenticare l’iPhone sotto fonti di calore. Può capitare infatti di dimenticare l’iPhone in auto sotto la luce diretta del sole.

Basti pensare che Apple raccomanda di mantenere l’iPhone in un range di temperature comprese tra i 16 e 22°C. In base a quest’informazione quindi anche le temperature troppo basse sono dannose. Non è raro notare che, in casi estremi, la percentuale di autonomia visualizzata crolli drasticamente. In realtà l’autonomia non è crollata. Con il freddo, la circolazione di elettroni all’interno della batteria rallenta notevolmente e questo induce i sensori dello smartphone in errore. Tornando alle temperature ottimali, la percentuale ritorna a segnalare la giusta percentuale esistente.

Le abitudini

Sempre in ambito di gestione delle temperature, è consigliabile non utilizzare lo smartphone con applicazioni pesanti mentre è in carica. L’obiettivo è, ancora una volta, evitare il surriscaldamento. Bisogna partire dal presupposto per cui gli smartphone non montano un sistema di raffreddamento della CPU come accade per i PC. Ecco perché con sessioni di gioco lunghe e pesanti, iniziano a surriscaldarsi. Immaginiamo ora di aggiungere ad una fonte di calore come la CPU dello smartphone, un’altra come una batteria in carica. Lo smartphone toccherebbe in più punti temperature anche superiori ai 40°C. Ecco perché, se lo smartphone è in carica, meglio non utilizzarlo.

Tra le abitudini più dannose c’è poi la leggenda metropolitana che suggerirebbe di caricare l’iPhone solo se completamente scarico. Quest’affermazione è completamente errata. Il meccanismo di ricaricare una batteria sono quando scarica era valido per le vecchie batterie in Nichel-Cadmio. Con i moduli a Ioni di Litio, occorre comportarsi in senso diametralmente opposto. Ecco perché per non rovinare la batteria dell’iPhone occorre non farlo scaricare oltre il 30%. È meglio munirsi di un pratico powerbank da portare sempre con sé. Un’altra abitudine relativamente diffusa è quella di puntare su accessori per la ricarica non originali, scelti forse tra i più economici del mercato.

L’idea di fondo è che in fondo tutti gli accessori sono uguali e il prezzo è legato al brand. Ciò che in molti casi fa lievitare leggermente il prezzo di accessori come caricatori e cavi USB originali è legato alla sicurezza. I maggiori produttori infatti mettono sul mercato cavi USB e caricatori dotati di certificazioni che gestiscono il flusso di corrente. Oltre ad Apple, ci sono marchi e produttori tramite i quali è possibile acquistare prodotti MFi ovvero Made for iPhone. Questa certificazione è l’unica che assicura una corretta gestione della corrente in carica.

Il software

Lato software, si può intervenire rispettivamente in due direzioni. Il sistema operativo di Apple permette nativamente di attivare un monitoraggio energetico dello smartphone. Non occorre scaricare nessun’app quindi per sapere quali e quante applicazioni stanno scaricando lo smartphone. A partire da iOS 11.3 infatti, Apple ha implementato una sezione dedicata al monitoraggio della carica direttamente in Impostazioni. Nelle precedenti release ci si doveva accontentare delle schermate, seppur approfondite, presenti in Batteria. In questa sezione è possibile avere un primo grafico relativo al tempo trascorso con un totale ore di schermo acceso e una lista delle app.

Questa lista ordina le applicazioni installate in ordine di utilizzo e quindi di downgrade della batteria. In prima battuta l’analisi viene offerta tramite percentuali. Facendo tap su di un’applicazione si hanno i dettagli in termini di ore di utilizzo. Con le ultime versioni di iOS è possibile sfruttare anche una sezione apposita. Accedendo a Impostazioni, infatti, si può attivare Tempo di utilizzo. In questo caso si ha a disposizione una grafico ancora più approfondito che permette di avere in tempo reale una fotografia del comportamento dello smartphone. Tramite Tempo di utilizzo è possibile vedere quanto un’app resta in background e quali sono le statistiche incrociate tra stato di carica e ore di utilizzo.

Lo stato della batteria

Tutti i consigli che abbiamo visto in precedenza potrebbero essere inutili se la batteria è da sostituire. Se per coprire una giornata di utilizzo medio, occorre ricaricare più di una volta l’iPhone, evidentemente c’è qualche problema. Gli ultimi aggiornamenti di Apple hanno cercato infatti di migliorare l’autonomia non solo sugli ultimi modelli. Prima di tutto è bene monitorare lo stato della batteria tramite Impostazioni-Batteria-Stato e carica della batteria. Se la percentuale restituita dal sistema è inferiore all’85%, sarebbe il caso di sostituirla.

La sostituzione della batteria può essere svolta in ogni caso da Apple stessa. Il costo dell’operazione varia in base alla copertura o meno della garanzia. In ogni caso la sostituzione dev’essere eseguita perché con il tempo che passa l’iPhone non farà che peggiorare. Questo perché Apple ha implementato un sistema per cui se la carica non è adeguata, lo smartphone riduce le prestazioni al fine di preservare la batteria e le componenti. Ecco perché lo smartphone potrebbe gradualmente ridurre le proprie prestazioni se non si interviene.

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Michele Guglielmi

Scrivo di tecnologia, da sempre appassionato di tutto ciò che riguarda l'innovazione e il vivere smart.