• Ultima modifica dell'articolo:Gennaio 7, 2023
  • Categoria dell'articolo:Consigli
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Quanto consuma un’asciugatrice?

L’asciugatrice è stata considerata per tanti anni un elettrodomestico relativamente esclusivo. Questa accezione lo ha spesso relegato in una posizione di secondaria importanza rispetto a prodotti di più larga diffusione. Le potenzialità dell’asciugatrice erano spesso messe in dubbio anche in merito ai relativi consumi. È proprio qui che molti produttori hanno voluto concentrare le proprie forze allo scopo finale di sviluppare un elettrodomestico che fosse più efficiente oltreché efficace.

Di qui in poi, infatti, gli utenti che hanno voluto investire in una asciugatrice sono stati sempre di più. Oggi infatti, l’asciugatrice è considerata alla stregua della lavatrice, un prodotto per molti aspetti utile che completa l’intero ciclo di lavaggio. I modelli in commercio sono diversi e puntano su meccanismi differenti. È possibile considerare le asciugatrici a pompa di calore o a condensazione. Oggi il mercato offre soluzioni che si adattano a ogni esigenza anche grazie all’implementazione dell’elettrodomestico tramite funzioni smart basate su connessioni ad internet in casa.

Perché utilizzare un’asciugatrice?

I motivi principali che spingono tanti oggi all’acquisto di un’asciugatrice sono i vari programmi. Questo articolo viene spesso sfruttato per trattare capi delicati che non possono essere stesi al sole come tutti gli altri ma devono ricevere un trattamento professionale. Al fine di non deteriorare stoffe pregiate e capi costosi, le asciugatrici sono state sviluppate per offrire un’asciugatura uniforme ma ecologica e non energivora. L’attenzione degli utenti ai consumi è da sempre tra le principali necessita del mercato che provvede ogni anno all’implementazione di modelli che rivestano classi energetiche sempre più alte.

I fattori che influenzano i consumi

Vediamo quindi quanto consuma un’asciugatrice e come utilizzarla al meglio per ottenere i risultati migliori. Non è consigliabile, infatti, sfruttare quest’elettrodomestico optando sempre per i programmi più veloci. Come qualsiasi altro prodotto, l’asciugatrice presenta un funzionamento che può essere modulato in base alla natura del capo da asciugare e oltretutto alla quantità di roba da trattare. I consumi e i relativi costi rappresentano dati che non sono facilmente calcolabili. Ciò a motivo del funzionamento stesso del prodotto. Come accade per la lavatrice o per un purificatore d’aria, l’asciugatrice presenta consumi sui quali influiscono molte variabili che è bene considerare.

Il modello

Tra i fattori che entrano in gioco, se si vogliono quantificare i consumi di un’asciugatrice, è bene considerare in primo luogo il modello stesso che si intende acquistare o che si possiede già. Quando si tratta di modello, si fa riferimento a due concetti principali: versione e classe energetica. La versione di un prodotto riguarda la suddivisione della linea di produzione da parte del produttore. Ogni marchio infatti produce in molti casi un’asciugatrice di punta, un modello mediano e un articolo entry-level. Sfortunatamente in questi casi, quest’ultimo presenta i consumi relativamente peggiori in quanto spesso deficita di programmi tra i quali eco o eco+ che riescono a essere più contenuti nei consumi. Viceversa, i modelli di punta possiedono quasi sempre programmi modulabili sia nel tempo che nei consumi. In questo caso non è raro trovare asciugatrici smart che possono essere programmate per attivarsi in determinate fasce orarie. In tal modo è possibile sfruttare le diverse fasce di consumi che i gestori di energia presentano come la fascia notturna.

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La classe energetica

La classe energetica fa riferimento al modo in cui l’elettrodomestico sfrutta l’energia grazie alla quale può funzionare. I modelli più antiquati, infatti, presentano classi energetiche inferiori perché necessitano di tanta energia per svolgere determinate funzioni. Le asciugatrici di ultima generazione che presentano una classificazione più elevata come l’A+ o l’A++ sfruttano al massimo l’energica elettrica e quindi sono più economici, pur figurando tra i prodotti più costosi.

Il tipo di utilizzo

Tra i fattori che entrano in gioco nei consumi di un prodotto, la percentuale che riguarda l’utilizzo fatto da parte dell’utente è del 50%. Pur utilizzando un prodotto di classe A+++ in modo sbagliato o comunque non efficace, si otterrebbero consumi elevati. Uno dei primi errori è quello di utilizzare l’asciugatrice a mezzo carico tutti i giorni invece che sfruttarla a carico completo per 1 o 2 volte a settimana. Occorre considerare che la quantità di energia che l’elettrodomestico richiede non è commisurata alla quantità di robe poste al suo interno ma al programma selezionato. Ecco perché sarebbe preferibile utilizzarlo a pieno carico per una volta a settimana.

La relazione tra lavatrice e asciugatrice

Un secondo aspetto che caratterizza l’utilizzo dell’asciugatrice è il suo rapporto con la lavatrice. Spesso si pensa che se si ha a disposizione un elettrodomestico che asciuga le robe e i panni, è possibile risparmiare corrente evitando centrifughe più potenti per convogliare i panni quasi bagnati in asciugatrice. Inutile dire che tutto ciò è completamente errato. La funzione centrifuga della lavatrice è stata sviluppata allo scopo di estrarre la massima quantità d’acqua dalle robe in poco tempo. Questo significa che i consumi di una centrifuga sono di molto inferiori rispetto a un intero programma di asciugatura. Meglio quindi sfruttare al massimo la centrifuga della lavatrice per poi riporre i panni appena umidi nell’asciugatrice. Quest’ultima, infatti, grazie anche a un programma eco, riuscirà con il minimo consumo di energia elettrica a ultimare il trattamento dei panni offrendo un risultato perfetto di volta in volta.

I consumi reali

Pur considerando quanto appena detto, veniamo al dunque. Quanto consuma un’asciugatrice? Facendo una media tra tutti i fattori considerati e selezionando un utilizzo mediamente intenso si deve necessariamente considerare un range di dati e non un singolo risultato. Detto questo ci si attesta tra 1,5kWh e 5kWh. Ad ogni modo i consumi sono dichiarati sempre nel libretto delle istruzioni o sui talloncini di vendita anche se non devono essere considerati come fissi. Un’asciugatrice, come ogni elettrodomestico, presenta un consumo in fase di picco e in fase discendente. La media tra questi due dati offre un risultato in termini di consumi.

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Michele Guglielmi

Scrivo di tecnologia, da sempre appassionato di tutto ciò che riguarda l'innovazione e il vivere smart.