• Ultima modifica dell'articolo:Dicembre 9, 2023
  • Categoria dell'articolo:Recensioni
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SwitchBot Hub2: rendi smart il tuo climatizzatore!

SwitchBot è una realtà davvero interessante. Oggi recensiamo un dispositivo particolare rivolto agli utenti con una serie di dispositivi non proprio di ultima generazione. In tanti casi infatti si ammassano in casa prodotti un po’ vecchiotti con poche abilitazioni. Spesso questi prodotti si fermano ai comandi tramite infrarossi. Oggi come sappiamo questa tecnologia è ampiamente superata essendo stata rimpiazzata da sistemi ben più prestanti.

Anche i semplici telecomandi in molti casi non implementano più gli infrarossi, come quelli di LG a puntatore. SwitchBot invece tenta di recuperare tutto questo materiale tramite un dispositivo particolare. SwitchBot Hub2 ha come scopo di rendere smart tutti gli elettrodomestici che in casa funzionano tramite infrarossi. In questo caso, climatizzatori, televisori e decoder, insomma tutto ciò che funziona ad infrarossi.

Con questo prodotto sarà possibile in sostanza rendere smart qualsiasi cosa, tramite infrarossi. La filosofia di base è quantomeno lodevole. In prima battuta è possibile rendere smart anche un prodotto vecchio. Direttamente collegato a questo punto c’è il risparmio che ne consegue. Abilitare un condizionatore ad un utilizzo smart permette all’utente di organizzarlo nel tempo. Questo porta ad un risparmio economico.

In effetti il condizionatore verrà acceso e spento con più facilità e sopratutto anche essendo fuori casa. Vediamo tutto nella nostra prova completa di questo SwitchBot Hub2.

Prezzi e disponibilità

Recensione SwitchBot Hub2

SwitchBot Hub2: come configurarlo?

Abbiamo provato questo hub con alcuni elettrodomestici presenti in casa con successo. Abbiamo configurato un condizionatore e un vecchio televisore senza problemi. Come abbiamo annunciato in fase introduttiva è necessario unicamente una connessione infrarossi. Come capire se un prodotto è comandabile tramite infrarossi? Basta cercarne il telecomando e verificare la presenza sul lato anteriore di quel classico led trasparente.

Se è presente significa che quel prodotto implementa una comunicazione tramite infrarossi ed è compatibile con SwitchBot Hub2. Ora vediamo come configurarlo per comandare tutti i prodotti che forse non si usano più in casa. Innanzitutto è necessario scaricare l’applicazione disponibile per Android e iOS. Chiariamo sin da ora che SwitchBot Hub2 non necessita di un assistente vocale per un corretto funzionamento.

L’applicazione, che pur sfrutta Alexa e Google Assistant è collegata ad internet e quindi utilizzabile anche fuori casa. Dopo aver scarica l’applicazione basta cliccare sul tasto + in alto a destra e su Aggiungi dispositivo. Fatto questo l’applicazione inizierà una scansione di tutti i dispositivi Bluetooth presenti in casa. Nella lista basterà scegliere Hub2 e inserire la password del Wi-Fi di casa. Fatto questo lo smartphone e l’Hub2 saranno perfettamente connessi.

Aggiungere un dispositivo a Hub2

Abbiamo visto come collegare l’Hub2 allo smartphone tramite Wi-Fi. Ma come si fa a comandare un vecchio climatizzatore tramite SwitchBot Hub2? Nella schermata principale c’è un pratico tasto Aggiungi dispositivo remoto. Cliccandolo si accede ad un lista di prodotti che è possibile comandare. Ovviamente in questa lista non ci sono né marchi né prodotti specifici. Gli elettrodomestici nella lista infatti sono divisi per categorie. In base alle nostre esigenze potremo scegliere di conseguenza.

In questo caso possiamo quindi optare per Condizionatore. Dopo aver scelto la categoria si accede ad una schermata che offre alcune istruzioni su come fare tutto. L’app infatti chiarisce quali metodi è possibile utilizzare per appaiare Hub2 e il climatizzatore. Nel primo caso, si sfruttano i database di SwitchBot per capire qual è il modello. In questo modo basta premere un tasto del telecomando e l’applicazione capirà tutto ciò che le serve. La seconda e la terza opzione riguardano i casi in cui il modello non rientra nei database di SwitchBot.

In questo caso occorre appaiare manualmente i due dispositivi. Ad ogni modo nel nostro caso tutto è andato liscio con il metodo Smart. Fatto questo abbiamo cliccato su Inizia ad abbinare e l’app chiede di premere un tasto specifico sul telecomando per captarne il segnale. Dopo aver premuto il tasto nell’arco di 3-5 secondi, l’Hub2 riconosce il dispositivo e l’abbina con successo. Se non viene riconosciuto basta andare nella lista dei prodotti e scegliere partendo dal marchio.

SwitchBot Hub2: funzioni

Dopo aver connesso l’hub allo smartphone, il dispositivo inizia ad offrire nell’immediato alcuni dati. Uno tra tutti la temperatura di casa correttamente aggiornata. Hub2 di SwitchBot infatti implementa un sensore per la temperatura. Ecco perché abbiamo voluto testarlo per comandare un climatizzatore. I sensori principali che offrono dati in tempo reale riguardano la temperatura, l’umidità presente e il livello di illuminazione dell’ambiente.

Dopo aver visto come collegare i vari elettrodomestici è possibile organizzarli tramite le sezione Automazioni. In questa sezione infatti è possibile organizzare il funzionamento del proprio climatizzatore durante la settimana. Le impostazioni funzionano con una condizione da soddisfare per eseguire un’operazione. Nel nostro caso scegliendo Aggiungi una condizione abbiamo impostato che se la temperatura scende sotto i 22°C deve accedere il condizionatore associato e impostarlo su 24°C.

Ovviamente ogni automazione è impostabile lungo tutta la settimana in base ai propri impegni. Un’altra funzione che è possibile sfruttare è la geo-localizzazione. In questo caso è possibile comandare l’accensione o lo spegnimento del condizionatore in base alla propria posizione. In Automazioni si può inserire l’opzione che accenda il condizionatore quando si torna a casa e spegnerlo quando si esce. Nel caso in casa ci siano altri prodotti utili per la climatizzazione come il sensore finestra, è possibile sfruttarlo per altre automazioni.

Dopo aver appaiato anche il sensore finestra ad Hub2 si può comandare di spegnere il condizionatore quando le finestre sono aperte. L’Hub2 implementa poi due pratici tasti che è possibile configurare per accedere e spegnere il condizionatore. Creando le proprie scene quindi sarà possibile comandare gli elettrodomestici a distanza tramite l’Hub2.

Comandare più elettrodomestici

Nella nostra recensione abbiamo continuato a configurare oggetti anche sulla scia della facilità d’uso di questo Hub2. Quasi dimenticavamo che è un prodotto che sfrutta pur sempre gli infrarossi. Ecco perché è molto pratico per comandare, ad esempio, una TV, un condizionatore e uno stereo all’interno della stessa stanza. In questo caso è possibile utilizzare un unico Hub2. Nel caso si voglia estendere il proprio controllo a più elettrodomestici o a più dispositivi le cose cambiano. Il segnale ad infrarossi infatti non ha lo stesso comportamento del segnale Wi-Fi ad esempio.

Per questo motivo l’infrarosso verrà influenzato da elementi strutturali come muri e porte. Questo porta inevitabilmente a dover utilizzare un altro Hub2 per comandare i dispositivi posti in altri ambienti. Tutti i dispositivi però sono organizzati molto bene all’interno dell’app e non c’è il rischio di fare confusione. Ecco perché questo sistema è ottimo per tutti gli utenti che vogliono rendere smart tutta la tecnologia senza troppi problemi. In questo caso infatti si può sfruttare l’ampio database di SwitchBot per associare prodotti e comandarli in modo semplice e veloce.

Nella nostra prova abbiamo ricevuto inoltre ben 2 upgrade software. Questo denota un impegno serio dell’azienda verso lo sviluppo dei suoi dispositivi. Ecco perché abbiamo continuato a testarli per verificare sino in fondo ogni funzione. Le opzioni, specialmente la geo-localizzazione, sono inserite e sviluppate a dovere. Le varie automazioni vengono eseguite senza problemi e non abbiamo registrato mancate accensioni o spegnimenti.

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Michele Guglielmi

Scrivo di tecnologia, da sempre appassionato di tutto ciò che riguarda l'innovazione e il vivere smart.