• Ultima modifica dell'articolo:Agosto 21, 2023
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Tiralatte elettrico o manuale, quale scegliere?

Tiralatte elettrico o manuale? Quale scegliere? Scoprilo in questo confronto completo. Tutto quello che c’è da sapere prima di comprarne uno! Prezzi, offerte, caratteristiche e recensioni per comprare il miglior modello!

Allattamento, splendido evento naturale.

Allattare il proprio bambino, nutrirlo con qualcosa di intimamente proprio e in modo del tutto istintivo e naturale, è un momento che tutte le mamme vivono con grande intensità e grande amore.

“L’allattamento è l’evento centrale dell’esistenza infantile, il mattone fondamentale sul quale, se tutto va bene, il bambino costruirà la sua fiducia in se stesso, nelle persone significative della sua vita e, per estensione, nel mondo”.

Così diceva Bruno Bettelheim, psicoanalista vissuto il secolo scorso (nato in Austria e naturalizzato statunitense) che sopravvisse all’Olocausto.

Ci sono, però, situazioni, in cui questo evento non riesce (o non può) accadere in modo naturale e necessita, in qualche modo, di essere gestito in maniera meccanica.

Ed ecco che entra in scena il tiralatte.

Si tratta di un piccolo apparecchio che consente di estrarre in maniera artificiale il latte dal seno materno.

Il suo utilizzo appare indispensabile quando il neonato non risulta essere in grado di succhiare in maniera sufficientemente vigorosa (o perché nato prematuramente, oppure in seguito a una patologia post-natale che non consente al bimbo di attaccarsi autonomamente al seno materno).

Oppure quando i capezzoli non sporgono abbastanza da consentire al bimbo di attaccarsi con la sua piccola bocca.

Inoltre, il tiralatte potrebbe essere utile anche nel caso si verifichi il cosiddetto ingorgo mammario (cioè quando, specialmente subito dopo il parto, aumenta la pressione mammaria e si verifica un ristagno di latte).

Infine, un ulteriore utilizzo, di motivazione più pratica, riguarda la necessità di nutrire il bimbo col latte materno anche quando la mamma è costretta ad allontanarsi per alcune ore.

Quello che consigliamo è, comunque, di iniziare l’eventuale uso del tiralatte dopo che il bambino ha compiuto almeno 40 giorni di vita, quando, cioè, l’azione vera e propria dell’allattamento è ormai consolidata.

Le differenze tecniche

Esistono, sostanzialmente, due grandi categorie di tiralatte: quelli manuali e quelli elettrici. Analizziamone, intanto, le caratteristiche tecniche (e vediamo quali sono le principali differenze tra loro, da questo punto di vista), dopodiché vedremo i vantaggi e gli svantaggi di ciascuno di essi, in modo da fornirvi le basi per poter operare la scelta più compatibile con le vostre caratteristiche e le vostre esigenze.

Tiralatte manuale.

Il tiralatte manuale, lo dice lo stesso termine, è un dispositivo che deve il suo funzionamento alla semplice azione meccanica eseguita dalla mano (quindi, niente componenti elettriche, niente batterie), ed è adatto per un uso saltuario.

Vediamo da cosa è composto.

  • Coppa (detta anche coppetta), si tratta di una sorta di imbuto a ventosa che si posiziona delicatamente sul seno, in modo da circondare il capezzolo.
  • Contenitore, nel quale si raccoglie il latte estratto dal seno.
  • Sistema di tiraggio, un meccanismo in grado di creare un vuoto (principio su cui si basa la suzione artificiale) per riempire il quale il latte, secondo un semplice meccanismo fisico, viene tirato fuori dal capezzolo.
  • Sistema di regolazione, che consente di graduare l’intensità della aspirazione esercitata sul capezzolo; per quanto riguarda, invece, l’entità della velocità, essa dipende dal movimento impresso dalla mano.

In base al meccanismo che genera l’estrazione del latte, esistono tre tipi diversi di tiralatte manuale.

Il più usato è quello a stantuffo (che funziona grazie a una leva posta nella parte alta del dispositivo).

Gli altri due tipi sono: a siringa (una specie di grossa siringa, appunto, all’estremità della quale, dove di solito è posizionato l’ago, è collocata la coppetta che si appoggia sul seno) e a pompetta (dalla conformazione simile allo strumento che si usa per misurare la pressione).

Quest’ultimo modello, però, non ha nessun dispositivo che possa regolare l’intensità della suzione e, a causa di ciò, il suo utilizzo spesso risulta doloroso.

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Vantaggi e svantaggi.

vantaggi del tiralatte manuale sono fondamentalmente due: il costo e la maneggevolezza.
Costa molto meno, rispetto a quello elettrico, per ovvi motivi.

Prima di tutto perché, per il suo funzionamento, non necessita di alcun piccolo motore; inoltre, è meno complesso dal punto di vista della struttura e non possiede requisiti tecnologici che, altrimenti, ne farebbero levitare il prezzo.

La sua maneggevolezza deriva dalla semplicità del meccanismo e dai materiali leggeri che lo costituiscono

Gli svantaggi riguardano il fatto che la quantità di latte che riesce a tirare a volte non è sufficiente; inoltre, non avendo la funzione massaggiante, il suo utilizzo non è troppo confortevole.

Miglior tiralatte elettrico

Tiralatte elettrico.

Il tiralatte elettrico, da un punto di vista strutturale, è del tutto identico a quello manuale.

Anche qui troviamo la coppa, il contenitore e il sistema di tiraggio con identiche funzioni.

La differenza sta tutta nelle modalità del pompaggio.

Il primo, come detto, agisce in seguito al movimento della mano, il secondo viene azionato con un piccolo dispositivo elettrico a batteria o alimentato a corrente.

Infine, alcuni dei modelli più innovativi sono in grado di riprodurre non soltanto l’azione di suzione messa in atto dalla bocca del bambino, ma anche quella della pressione esercitata dalle piccole manine (movimento che stimola la produzione del latte).

Il risultato è una sorta di massaggio che favorisce nettamente la fuoriuscita del latte.

Vantaggi e svantaggi

Uno dei vantaggi del tiralatte elettrico è rappresentato dal fatto che è in grado di estrarre il latte in maniera rapida e indolore; inoltre, è dotato di una valvola che regola autonomamente la frequenza di aspirazione, sollevando la mamma che lo sta usando, da questa fastidiosa incombenza.

Altro punto a favore del tiralatte elettrico è che lo si può utilizzare contemporaneamente su entrambi i capezzoli (dimezzando, così, il tempo di suzione), e che, lasciando libere entrambe le mani di chi lo sta utilizzando, consente lo svolgimento di altre attività manuali (scrivere, cucire, e quant’altro).

Lo svantaggio principale sta tutto nel prezzo. I costi, infatti, sono piuttosto elevati.

Fortunatamente, i tiralatte elettrici si possono noleggiare nei negozi per l’infanzia, o nelle farmacie e parafarmacie (è ovvio che, in questo caso, viene noleggiato solo il supporto elettrico; le parti che si appoggiano direttamente sul seno, per ragioni di igiene, dovranno essere acquistate parallelamente al noleggio).

La conclusione, come accennavamo prima, è che, manuale o elettrico che sia, il tiralatte è un oggetto prezioso che può essere molto di aiuto in determinate situazioni.

Certo, potendo beneficiare di un budget sufficiente, ci sentiamo di dire che quello elettrico potrebbe risultare più comodo.

Ma, allo stesso tempo, bisogna sapere che, se anche non si è in grado di acquistare quello elettrico, la funzionalità di quello manuale, anche se con qualche fatica in più, è assolutamente positiva.

Insomma, qualsiasi scelta farete, soprattutto se fatta con amore per il vostro bimbo, andrà bene.

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Federica

Da sempre appassionata di tecnologia applicata alla casa, ho deciso di creare questo sito per formare, informare e consigliare altre persone su questo mondo. Spero che i miei consigli vi siano utili!