Come lavare i cuscini in lattice?
I cuscini in lattice hanno rivoluzionato il settore del riposo. L’unico fattore che affliggeva questo mercato riguardava gli scarsi risultati nel mantenere il prodotto pulito. Attraverso il lattice, invece, si è riusciti ad abbattere quest’ostacolo. I cuscini in lattice hanno sin da subito conquistato il mercato. Tutta la pubblicità riguardante questi prodotti ha fondato la sua base proprio sull’igiene che caratterizza il materiale. A tale caratteristica si sono aggiunti poi studi su come rendere più confortevole il cuscino. Di qui, la nascita di molti modelli che permettevano un riposo per certi aspetti curativo.
Le proprietà tecniche del lattice gli permettono di adattarsi a qualsiasi stampo o forma. Inoltre, questo materiale è estremamente resistente alla deformazione nel tempo. In questo modo si è detto addio ai vecchi cuscini logorati dal tempo che presentavano i classici avvallamenti. Nel tempo poi si è anche scoperto che tali deformazioni portavano ad un riposo scorretto e ad una posizione estremamente dannosa. Vediamo ora come pulire i propri cuscini in lattice.
Possono essere lavati?
In tanti si sono domandati se i cuscini in lattice abbiano bisogno di essere lavati. La schiuma della quale sono fatti, proviene dall’estrazione della gomma hevea brasiliensis. Questo materiale ha una consistenza estremamente elastica ed è per questo che è possibile lavorarlo in mille modi. Il primo consiglio che è doveroso seguire è quello di leggere l’etichetta. Proprio come accade per i medicinali, i cuscini oggi godono di istruzioni precise sulla manutenzione. I modelli che possono essere lavati sono molti. Va ricordato, però, che esistono alcune tipologie di cuscini che se trattati con acqua e sapone potrebbero danneggiarsi.
Diverse schiume e materiali diversi potrebbero infatti rompere la struttura interna. I segnali evidenti di questo fenomeno sono ravvisabili in un deterioramento più veloce del cuscino. La struttura, infatti, tenderà a sgretolarsi letteralmente. Se sull’etichetta si vieta il lavaggio, si potrebbe comunque procedere ad un lavaggio a secco per così dire. Un primo saggio consiglio potrebbe essere quello di esporre il cuscino ogni mattina al sole per qualche ora. Ciò lo aiuterà ad inglobare aria fresca. L’uso di fodere lavabili magari in spugna anallergica, poi, potrebbe essere una sana abitudine per assicurare un’igiene massima.
Come si lavano i cuscini in lattice
Oggi, i cuscini che dovrebbero evitare il contatto con acqua e sapone sono davvero pochi. Gli studi hanno portato a miglioramenti continui in questo settore. Ciò ha dato vita a cuscini in lattice sempre più tecnici e resistenti. Questo però non deve far dimenticare che si sta trattando un prodotto relativamente delicato. Occorre evitare infatti di danneggiare la morfologia del cuscino per evitare di perdere tutti i benefici. La stabilità della schiuma di lattice, in questo caso, è il punto nevralgico da non compromettere.
Il lavaggio in lavatrice: il più veloce
Qualora le istruzioni lo consentano, è possibile lavare il cuscino in lavatrice. In questo caso, per prima cosa occorre scegliere un programma dedicato alla sensibilità del prodotto. Ecco perché si consiglia sempre la scelta di un programma per capi delicati. In assenza di questo, è possibile scegliere il programma dedicato alla lana. Anche nella scelta delle temperature di lavaggio occorre essere parsimoniosi. Meglio non superare i 30°C o lavare direttamente a freddo. Non occorre usare acqua ad alta temperatura in quanto non c’è nulla da smacchiare, ma si deve solo igienizzare il prodotto. Un secondo consiglio riguarda il doppio risciacquo. Sarebbe consigliabile effettuare due cicli di risciacquo allo scopo di eliminare ogni residuo di detersivo.
Il guanciale in lattice entra in contatto con il viso per diverse ore ogni notte a temperature variabili. Ecco perché, allo scopo di evitare reazioni cutanee inaspettate, è meglio risciacquare bene il cuscino in lavatrice. Un terzo consiglio riguarda la fase finale di lavaggio: la centrifuga. In tal caso è obbligatorio escluderla dal ciclo di lavaggio. In alternativa è possibile impostare una centrifuga ad un massimo di 600 giri, giusto per eliminare il grosso dell’acqua all’interno. Nel lavaggio in lavatrice, il cuscino ingloba una percentuale d’acqua importante. Ecco perché dopo il lavaggio dovrà essere lasciato in un luogo asciutto o all’aria aperta per il giusto tempo. Occorre monitorare lo stato d’asciugatura ogni tanto e usarlo solo quando completamente asciutto.
Lavaggio a mano: il più accurato
Se si vuole esser certi di non rovinarne la struttura, il lavaggio a mano è l’opzione migliore. In tal caso, occorre munirsi di una spazzola morbida e di due panni umidi. Il detergente da utilizzare dovrà essere neutro senza particolari agenti aggressivi. Il lavaggio a mano è un po’ più lungo rispetto a quello in lavatrice. Ecco perché in questo caso bisogna munirsi di una buona dose di pazienza. Per prima cosa, occorre spazzolare il guanciale per eliminare tutta la polvere superficiale esistente. Bisogna attuare un lavoro completo e meticoloso.
Dopodiché si può passare un panno umido con una leggera dose di detergente. Strofinare tutta la superficie del cuscino eliminando eventuali macchie. A questo punto bisogna rimuovere tutto il sapone in eccesso tramite un secondo panno umido. Il procedimento è terminato, in questo caso è possibile asciugare il cuscino con un asciugamano eliminando l’acqua in eccesso. Il lavaggio a mano è da riservare ai cuscini più costosi che non possono essere lavati in lavatrice. Questo perché con questo metodo è possibile igienizzare unicamente la parte esterna.
Come si asciugano i cuscini in lattice
Nel lavaggio dei cuscini in lattice occorre tenere a mente che questa è una sostanza naturale. Tutto ciò che è naturale permette la formazione di vita in presenza di acqua. All’interno del cuscino, se si tralascia la fase di asciugatura è possibile provocare la formazione di muffe e batteri. Come per il lavaggio, occorre adoperare la stessa meticolosità nell’asciugatura. In prima battuta, meglio tamponare accuratamente il guanciale. In tal modo si rimuoverà l’acqua esterna in generose quantità.
Dopo averlo asciugato esternamente, il cuscino necessiterà di almeno 5 ore in un luogo arieggiato e asciutto. Non è necessario esporlo alla luce diretta del sole. In tal modo non si accelererebbe l’asciugatura e si provocherebbe un ingiallimento della stoffa esterna. Un consiglio utile in questo caso è lasciare il cuscino in posizione orizzontale su uno stendibiancheria ricordandosi di girarlo di tanto in tanto.