Google Nest mini, recensione.
Leggi la recensione completa di Google nest mini (Google Home mini), scopri tutte le caratteristiche, le funzioni ed i vantaggi.
INDICE:
- Cos’è e a cosa serve?
- Come funziona?
- Caratteristiche
- Tecnologia e funzioni
- Vantaggi e svantaggi
- Design
- Opinioni degli utenti
- Google Home o mini?
Cos’è e a cosa serve?
Google Nest Mini è essenzialmente uno smart speaker realizzato dall’azienda Google e il suo nome deriva dal fatto che rappresenta la versione più piccola del medesimo dispositivo, ovvero sia il Google Nest.
Più piccolo nelle dimensioni, ma certamente non nelle funzionalità. Lo smart speaker, infatti, è in grado d’interfacciarsi direttamente con il wifi casalingo e a quello dei vari dispositivi compatibili presenti nei paraggi in maniera tale da attivare il software integrato Google Assistant.
Google Assistant, a sua volta, può percepire e decodificare la nostra voce e tradurre le intenzioni in azioni mediante l’apposito controllo vocale.
Laddove, ad esempio, vogliamo ascoltare una determinata canzone, conoscere le previsioni meteo per la settimana, aggiornarci sulle ultime notizie e molto altro ancora, basterà rivolgersi al nostro Google Nest Mini che prontamente farà in modo di accontentarci.
Nel caso poi possediamo una casa intelligente, tramite lo smart speaker sarà anche possibile controllare lampadine, termostati, interruttori e più in generale tutti gli aspetti gestionali dell’abitazione.
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Come funziona?
Google Nest Mini basa tutto su una filosofia chiara e precisa, quella della semplicità,
L’usabilità, infatti, è una delle caratteristiche portanti di questo smart speaker ed è stato realizzato proprio in modo tale che potesse venire incontro alle esigenze dell’utente senza troppe difficoltà.
Per attivarlo sarà sufficiente rivolgersi direttamente al dispositivo tramite la formula “Ok Google” e poi formulare la richiesta o domanda che si desidera.
Oltre alle utilità già citate, Google Mini Home tramite comando vocale è in grado di portare a termine molti altri compiti che possono andare ad esempio dalla conversione di unità di misura all’ascolto di un radiogiornale, dalle notizie relative alla propria squadra del cuore ai programmi televisivi in onda nella serata.
Definirlo un semplice assistente vocale sarebbe quasi riduttivo, è più opportuno identificarlo come un vero e proprio assistente personale attivabile e comandabile tramite voce.
Caratteristiche.
Da un punto di vista strutturale abbiamo una scocca solida e compatta disponibile in diverse colorazione e sulla sommità quattro led colorati che hanno il compito di segnale un’eventuale notifica o il passaggio all’ascolto attivo.
L’interno del dispositivo, invece, presenta un ottimo altoparlante a 360 gradi capace di recepire con puntualità e precisione ogni frase o richiesta detta e due microfoni molto affidabili con degli standard di ottimizzazione audio davvero notevoli.
Il cuore pulsante è composto da un apposito hardware capace di supportare perfettamente il Bluetooth nella versione 4.1 e Wi-fi AC Dual Band.
Per quel che riguarda invece il supporto agli hardware esterni dei vari dispositivi compatibili, il sistema operativo mobile Android è supportato a partite dalla versione 5.0 a salite, mentre per IOS la versione base è quella 9.1.
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Tecnologia e funzioni.
La tecnologia predominante sul Google Home Mini, così analogamente come nel suo fratello maggiore Google Home, è certamente quella basata su Google Assistant.
Google Assistant tecnicamente potrebbe essere definito come un semplice assistente vocale, però nei progetti di Google sin da subito è stato studiato e realizzato in maniera tale che avesse dei caratteri fortemente innovativi.
Google aveva già in casa un servizio di assistenza vocale, Google Now nello specifico, ma Google Assistant venne progettato allo scopo di scambiare reali conversazione con l’utente finale.
È proprio l’aspetto dell’interattività reciproca il punto focale su cui si concentra questo smart speaker.
Ovviamente però era necessario che le conversazioni non risultassero eccessivamente artificiose e per questo tutti i Google Assistant presenti nei Google Home agiscono grazie a un algoritmo che esamina nel dettaglio il linguaggio parlato per riprodurlo il più fedelmente possibile.
Il Google Home Mini è un dispositivo particolarmente adattabile alle necessità del suo fruitore, in linea di massima comunque si può dire che le funzioni principali di cui dispone sono 3.
La prima è la riproduzione di file audio e video. Google Home Mini, infatti, è in grado di trasmettere un eventuale file sia audio sia video sull’altoparlante indipendentemente dall’app utilizzata sia per Android sia per IOS.
La seconda è la ricerca delle informazioni. Come detto, l’assistente vocale del Google Home Mini è in grado di scandagliare il web e fornirci la risposta alle nostre domande grazie a un modulo wi-fi Dual Band compatibile con le alte velocità.
La terza e ultima è la funzione smart home. I dispositivi abbinabili al Google Home Mini sono pressoché sconfinati, sarà ad esempio possibile impostare un promemoria con tanto di avviso, riprodurre il proprio album musicale preferito tramite Spotify, accendere l’impianto di riscaldamento della casa o accendere e spegnere le luci.
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Vantaggi e svantaggi.
Tra gli innumerevoli vantaggi di cui gode il Google Home Mini, quello principale si può ritrovare senza alcun dubbio nell’altissima compatibilità e adattabilità.
Già il fatto che lo smart speaker riesca a integrarsi perfettamente con Netflix e sarà quindi possibile scegliere il film da vedere semplicemente mediante comando vocale è il classico esempio di come l’interazione sia stato uno degli aspetti principali su cui si sono concentrati gli sforzi di Google.
Un ulteriore vantaggio è quello della qualità delle conversazioni.
L’algoritmo che governa il servizio di Google Assistant, infatti, ha una componente decisamente proattiva che impara giorno dopo giorno a modulare sempre più precisamente le proprie risposte e a far sì che i dialoghi scambiati siano pressoché identici al linguaggio parlato tra due persone.
Tra gli svantaggi, invece, si può citare la qualità audio. Seppure decisamente buona grazie ai due altoparlanti, le dimensioni inferiori rispetto al modello principale fanno sì che anche gli altoparlanti siano più piccoli e questo va inevitabilmente a influire sulla qualità audio.
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Design.
Per quel che riguarda il design avremo un dispositivo dall’ormai consueta forma tondeggiante e disponibile nei colori grigio chiaro, antracite e corallo e dalle dimensioni decisamente ridotte rispetto alla versione Google Home classica.
È presente un pulsante fisico localizzato in basso tramite cui sarà possibile attivare e disattivare il microfono e una porta micro USB necessaria per la ricarica dal momento che il dispositivo, anche in virtù delle sue dimensioni, è privo di batteria.
I pulsanti relativi alla regolazione del volume o alla messa in pausa o play sono sapientemente nascosti sotto la scocca e per attivarli sarà sufficiente dare un colpetto sulla parte interessata.
Infine, sulla sommità sono presenti 4 led colorati in grado di segnalare eventuali notifiche entranti o di visualizzare la condizione di ascolto o meno dello smart speaker.
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Google Home.
Opinioni degli utenti.
Nell’opinione generale degli utenti si può certamente dire che il grado di soddisfazione espresso sia decisamente alto.
Le funzionalità vengono lodate per la loro completezza e un punto comune su cui molti opinioni sono concordi è proprio quello relativo al dialogo con il dispositivo.
In particolare si segnala una peculiarità che rende il Google Home Mini unico nel suo genere: la modalità conversazione continua.
Grazie a questa funzione, infatti, sarà possibile sostenere una conversazione prolungata senza dover ripetere la frase di attivazione, inoltre il Google Assistant ha la capacità di poter rispondere a due domande poste di seguito, cosa che altri assistenti vocali non fanno.
Da un punto di vista funzionale non si registrano particolari malumori e sicuramente il fatto di essere altamente user friendly fa in modo di ridurre al minimo il periodo di apprendimento.
Riguardo l’audio, alcuni utenti trovano la qualità audio del Google Home Mini leggermente ovattata rispetto alla versione classica, in generale però, le esperienze d’uso sono di gran lunga positive.
Google Nest o Google Nest Mini?
Sicuramente molto dipende anche da quello che possono essere le proprie esigenze personali, da un punto di vista puramente estetico, ad esempio, il Google Home ha delle dimensioni di gran lunga maggiori proprio perché gli altoparlanti di cui dispone sono più grandi e potenti.
Nel caso quindi si voglia coniugare funzionalità e design minimale, la scelta del Google Home Mini sarebbe la più indicata, soprattutto se s’intende tenere il dispositivo a mo’ di oggetto d’arredamento.
Nel caso invece l’attenzione la si rivolga più alle pure funzionalità, allora è evidente che il Google Home sia superiore dal punto di vista dell’audio andando a funzionare, ad esempio, anche in condizioni di moderata confusione ambientale.
Se lo scopo primario è quello di ascoltare della musica o di file audio/video allora la scelta più opportuna è sicuramente quella del Google Home; nel caso invece l’aspetto ludico sia messo in secondo piano a favore di uno scopo più informativo e limitato alla conversazione, allora il Google Home Mini potrebbe essere più che sufficiente per l’obiettivo preventivato.
Ovviamente poi c’è l’elemento costi. Il Google Home solitamente presenta un prezzo maggiore più del doppio della versione Mini, costi che comunque sono più che giustificati dalla ricchezza dei contenuti offerti.